Il presidente della Camera Roberto Fico rispolvera il «protocollo Quirinale» per organizzare il video-collegamento del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. Dopo Usa, Londra, Germania e Israele, tocca all'Italia: il premier ucraino parlerà alle ore 11 davanti le Camere riunite. Stavolta non serviranno i tamponi per accedere all'Aula, che sarà occupata in ogni angolo per consentire a deputati e senatori di ascoltare il discorso di Zelensky. Al fianco (virtuale) del presidente ucraino ci saranno il premier Mario Draghi e l'ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk.
Il videomessaggio di Zelensky sarà visibile in Aula dai due grandi schermi laterali dell'emiciclo, quelli su cui normalmente vengono proiettati i risultati delle votazioni dell'Assemblea. Nell'emiciclo e nelle tribune ci saranno deputati e senatori. L'intero incontro dovrebbe durare 30 minuti. L'apertura sarà riservata ai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati. Per evitate assembramenti verranno installati nel Transatlantico due schermi. I leader dei partiti serrano le file dei gruppi parlamentari per evitare assenze filo Putin. Si compattano i gruppi, proprio come in occasione del voto per il Colle. Fari puntati sul M5s da dove potrebbero arrivare le defezioni. Matteo Salvini sarà in Aula ad ascoltare il discorso del premier ucraino. E tra i banchi di Montecitorio i parlamentari del Carroccio dovrebbero essere al gran completo: nessuna defezione. La «sorvegliata speciale» Elena Murelli conferma: «Sarò lì per sentire quello che dice». Conte sguinzaglia i fedelissimi per sondare i malumori. Le chat grilline ribollono fino a sera. Potrebbero essere almeno una dozzina i parlamentari pentastellati assenti. Non saranno sicuramente in Aula Enrica Segneri e Alberto Airola. Mentre il senatore Vincenzo Presutto è fuori per altri impegni. Carlo Calenda protesta: «Spettacolo indecoroso dal M5s».
Nel Movimento, dopo il caso Paramonov, si corre ai ripari. L'ex console russo a Milano, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri (che ha attaccato l'Italia e il ministro della Difesa) aveva ottenuto il titolo di Cavaliere della Repubblica su proposta dell'allora premier del M5s Giuseppe Conte. L'avvocato si difende: «Operazione trasparente». Intanto il ministro degli Esteri Luigi di Maio convoca la commissione ad hoc per esaminare tutte le onorificenze concesse a cittadini russi e procedere con l'iter per l'eventuale revoca. Nelle scorse settimane erano già state revocate le onorificenze concesse ai cittadini russi colpiti dalle sanzioni Ue e a membri del governo russo.
Diserterà il discorso di Zelensky la fronda (ex grillina) di Alternativa c'è, il gruppo vicino ad Alessandro Di Battista. «Si tratta di una forzatura che non cambia di una virgola lo stato delle cose. Si tratta solo e soltanto un'operazione di marketing che non servirà a far cessare le ostilità e non avrà alcuna utilità per la parte offesa» attaccano i parlamentari di Ac. Che mettono nel mirino il presidente Fico: «Dovrebbe inoltre mantenere un ruolo super partes, ossequioso delle istituzioni che rappresenta. Non certo organizzare eventi mediatici».
Parole che fanno insorgere il Pd: «Un gruppo di parlamentari ha annunciato in pompa magna che non parteciperà al video collegamento di Zelensky. La stessa cosa farà mercoledì in Francia Marine Le Pen. Ogni commento sulla matrice politica di tali assenze sarebbe superfluo» ribatte Andrea Marcucci. La vigilia è tesa. Alle 11 parola a Zelensky.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.