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Il Pd mette alle strette i 5 Stelle ​"Così è impossibile governare"

Il segretario del Partito democratico vuole lealtà nel governo: "È ora di mettere alle nostre spalle ogni egoismo, ogni tatticismo, ogni chiusura in noi stessi"

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Nicola Zingaretti avverte nuovamente gli alleati: "Non si può governare insieme se ci si sente avversari e senza una comunanza sulla visione comune del futuro". Il dem ha rivendicato il matrimonio giallorosso ma ha precisato che l'unico obiettivo da perseguire è una svolta "in grado di fermare la destra e realizzare un cambiamento reale, economico e sociale. E in grado di rispondere alla cultura dell'odio con la costruzione di una speranza". Ma non vi sono solo difficoltà economiche e sociali: "È in atto un vero sfilacciamento di legami antichi e un'assenza di punti di riferimento che gettano le persone nella solitudine". Perciò ha voluto richiamare all'attenzione l'intero esecutivo, soprattutto alla luce della recente svolta sul caso ex Ilva: "Non possiamo sottovalutare in alcun modo il rischio che la maggioranza di governo tra distinguo, liti e sgambetti si allontani sempre più dai bisogni e dalla voglia di riscatto del Paese".

"Rigenerazione democratica"

In una lettera inviata a La Repubblica, il segretario del Partito democratico ha detto che tra i tanti compiti c'è anche quello di "dare un segno di unità, sobrietà, disinteresse nell'impegno e nel fare bene al Paese, un'attenzione etica nel costruire piuttosto che distruggere". E, considerando le piazze targate sardine, ha voluto mandare un messaggio chiaro alla maggioranza: "È ora di mettere alle nostre spalle ogni egoismo, ogni tatticismo, ogni chiusura in noi stessi, per rimettere al centro un cammino delle persone, delle singole persone, nell'esercizio della loro responsabilità politica e civile".

Il governatore della Regione Lazio ha dunque promosso l'azione politica portata avanti dal Pd: "Questo è lo sforzo che in questi mesi con determinazione abbiamo compiuto. Il cammino comune per essere all'altezza è ancora lungo, per iniziarlo occorre immediatamente, e con urgenza, cambiare passo. Non solo l'Italia, ma l'Europa ha bisogno di giustizia e di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale". Successivamente ha sottolineato un altro intento del Conte bis: "Realizzare una rigenerazione democratica. La manovra economica che si sta approvando, pur partendo da condizioni molto difficili, rappresenta un'inversione di tendenza. Ora fondamentale è ricostruire la fiducia nel Paese".

Zingaretti infine ha piantato i paletti dei dem: "Vogliamo essere il costruttore, insieme a tanti altri, di una proposta civile per l'Italia".

In questo pacchetto rientrano la creazione di "lavoro e sviluppo", la scommessa "sulla rivoluzione verde", gli investimenti "sulla scuola e l'università", e la semplificazione della "vita degli italiani, per nuove politiche industriali, per infrastrutture utili, per sostenere la rivoluzione digitale".

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