Pollini e Bolle sul palco la Scala riscatta i fischi

Pollini e Bolle sul palco la Scala riscatta i fischi

Dopo i fuochi accesi attorno all'Aida scaligera, fischiati i cantanti e il direttore Omer Meir Wellber, più il corredo di battibecchi fra spettatori, la Scala dovrebbe tornare a brillare con tre assi. Il paradosso è che dopo il pasticcio Aida, il riscatto proverrebbe non dal canto ma dalla danza e da un concerto pianistico. E in un teatro d'opera, il fatto desta riflessione. La celebrity numero uno è il pianista Maurizio Pollini, milanese, fama internazionale e imperitura, stasera al Piermarini (ore 20) per un recital diviso fra Chopin e Liszt. Le altre due star sono i ballerini Roberto Bolle e Svetlana Zakharova, insieme (dopo il 18, il 22 e 24) nel balletto Giselle. La Zakharova, ucraina, cresciuta al Marinskij di San Pietroburgo, è la diva della danza: étoile al Bolshoi di Mosca dove vive con il compagno Vadim Repin, anche lui asso del violino, e la bimba Anja. Con Giselle, Zakharova torna infatti alla Scala per la prima volta dopo la maternità. Di Bolle sappiamo tutto, spesso è sotto i riflettori come artista e pure personaggio (vedi l'ultimo pasticcio con Twitter). Fece scalpore al San carlo di Napoli il look di Albrecht in smoking bianco; quindi a torso scoperto; infine, completamente svestito.
In contemporanea al concerto di Pollini, in Conservatorio (ore 21), per le Serate Musicali, siede al pianoforte Roberto Prosseda impegnato in un programma fra classicismo e primo romanticismo con Mozart, Schubert e Mendelssohn. In Conservatorio (ore 20.30), martedì, per la Società del Quartetto suona il Quartetto di Cremona. Nel programma, spicca la composizione contemporanea della compositrice donna più nota in Italia, Silvia Colasanti.
Giovedì, invece, è previsto un alto concentrato di concerti. L'Orchestra dei Pomeriggi (al Dal Verme, con replica sabato, ore 17) è diretta da Aldo Ceccato in un programma classicissimo: Haydn, Mozart e Beethoven. Per le Serate Musicali, in Conservatorio (ore 21), il duo violoncello pianoforte, Steven Isserlis e Kirill Gernstein, esegue tutto Beethoven. Il giovedì - come vuole la tradizione - dà il via alla consueta terna di concerti dell'Orchestra Verdi, all'Auditorium in Largo Mahler. Il programma apre con la Francia ipnotica di Debussy autore dl Prèlude à L'Après midi d'un faune.

Si giunge alla Russia di Cajkovskij, quella celebre della Bella addormentata e del Lago dei cigni, attraversando la Polonia di Szymanowski. Dirige John Axelrod, nuovo direttore principale della Verdi, mentre al violino c'è Rachel Kolly d'Alba.

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