Taranto - Pietrino
Vanacore è morto per annegamento, e non sono state riscontrate tracce nel suo organismo di
diserbante, nè segni di violenza. È quanto emerso dall’autopsia eseguita dal medico legale
incaricato dalla Procura di taranto, Massimo Sarcinella, terminata poco fa e durata circa circa due
ore, sul corpo di Pietrino Vanacore, l’ex portiere di via Poma, trovato nella tarda mattinata di ieri
nello specchio d’acqua di Torre Ovo (Ta), legato per un piede ad una corda. L’esame autoptico ha
evidenziato la presenza di acqua nei polmoni dell’uomo, mentre non ci sarebbero tracce evidenti
dell’eventuale ingestione dell’anticrittogamico trovato nell’auto di Vanacore. Sono stati comunque
effettuati numerosi prelievi per le analisi di laboratorio, i cui esiti si avranno entro 60 giorni. Intanto
la moglie di Pietrino Vonacore, Giuseppa De Luca, ed alcuni amici dell’uomo, sono stati ascoltati
oggi dagli inquirenti su delega del sostituto procuratore Maurizio Carbone, che coordina le indagini
sulla morte dell’ex portiere dia Poma. Agli investigatori la donna avrebbe riferito che il marito era
amareggiato e risentito per i mai assopiti sospetti riguardo le circostanze dell’omicidio di
Simonetta Cesaroni, ma che non avrebbe mai pensato di ricorrere al suicidio.
Indagine per istigazione al suicidio Ma la procura di Taranto indaga per istigazione al suicidio in
relazione alla morte di Pietrino Vanacore. Il fascicolo è stato aperto nei confronti di ignoti.
All’autopsia partecipano due consulenti della famiglia Vanacore e uno di Raniero Busco, l’unico
indagato per l’omicidio di Simonetta Cesaroni. Gli inquirenti sospettano che Vanacore prima di
gettarsi in acqua abbia bevuto un anticrittogamico diluito con acqua e abbia mangiato pane per non
vomitare.
La moglie: "Era molto amareggiato" I carabinieri della Compagnia di Manduria (Taranto), su delega del pm
della Procura di Taranto Maurizio Carbone, hanno ascoltato oggi Giuseppa De Luca, la moglie di
Pietro Vanacore, l’ex portiere dello stabile di via Poma a Roma in cui il 7 agosto 1990 fu uccisa
Simonetta Cesaroni. L’uomo si è suicidato ieri nelle acque di Torre Ovo, sul litorale del comune di
Torricella.
Per quanto si è appreso, la donna ha riferito agli investigatori che il marito era molto amareggiato
per i sospetti che continuavano ad esserci sulla sua persona in relazione al delitto di via Poma. La
moglie di Vanacore ha comunque aggiunto che il marito non aveva mai manifestato l’intento di farla
finita.
Oltre alla vedova del portiere, i carabinieri hanno ascoltato altre persone che conoscevano
Vanacore, tra le quali i due amici che ieri mattina lo hanno trovato morto in mare dando l’allarme.
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