Popolare Italiana, il cda studia il risiko

Banca Popolare Italiana prosegue la riorganizzazione del gruppo così da presentarsi con maggiore forza nel risiko delle popolari: il consiglio dovrebbe fare oggi un primo esame delle avance ricevute e la favorita alla corsa finale sembra essere Bipiemme. Nel frattempo i soci di Bipielle Investimenti e di Reti Bancarie hanno approvato la fusione nella capogruppo (la cui assemblea si tiene oggi) cancellando così l’ossatura su cui l’ex ad Gianpiero Fiorani aveva imperniato la crescita esponenziale degli ultimi anni. La fusione delle controllate e la chiusura dell’aumento di capitale da 730 milioni sono i due punti preliminari per ogni possibile trattativa con altre banche. Certo, fanno notare gli osservatori, restano irrisolti i nodi Kamps e Magiste, ma la banca ha dimostrato una tenuta dell’attività operativa, fattore che la rende meno vulnerabile dalle mire di altre banche. Proprio per parlare di aggregazioni, il cda tornerà a riunirsi dopo l’assemblea.

Il presidente Piero Giarda ha però smentito che il consiglio dia deleghe o mandati esplorativi ai vertici. «Ci saranno solo chiacchiere» ha spiegato, anche se la decisione finale in merito spetterà ai consiglieri. Mercoledì scorso il consiglio aveva chiesto ai vertici di essere informato della situazione.

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