Michele Perla
È rimasta sequestrata in ufficio per circa unora, sotto la minaccia di un coltello, in pericolo sino a quando è giunto il direttore che ha aperto la cassaforte. Dentro al forziere però cerano pochi soldi, così il bandito si è dovuto «accontentare» di un bottino tra contanti e valori bollati, di circa 14mila euro. Un colpo piuttosto audace, andato in scena sabato mattina allufficio postale di Cuggiono. Vittima una solerte postina, che, verso le 7.15, si è recata in sede per preparare la corrispondenza da smistare durante la mattinata. Giunta in piazza Berra, la portalettere ha infilato la chiave nella serratura della porta dingresso, ma non ha fatto in tempo a entrarvi. Alle sue spalle si è materializzato un uomo, con il viso scoperto, che con la forza lha spinta dentro intimandole di non gridare.
Poi si è chiuso luscio alle spalle e ha tirato fuori un coltello con il quale ha minacciato la donna. Le ha spiegato che non voleva farle del male, ma anche che avrebbe dovuto assecondarlo per evitare il peggio. «Tu non minteressi, sono qui per attendere larrivo del direttore ha sottolineato -; cerca però di non crearmi problemi...».
La postina, resasi conto dellimpossibilità di tentare qualunque reazione, si è messa in un angolo dellufficio, sperando che lincubo che stava vivendo finisse al più presto. In realtà ha dovuto aspettare a lungo, fin dopo le 8, quando finalmente il responsabile della Poste di Cuggiono ha fatto il suo ingresso nella sede, senza sospettare di nulla.
A questo punto il malvivente, mollata la portalettere, si è dedicato al suo superiore. Lha affrontato armi in pugno convinto di mettere a segno un colpo sostanzioso. Nella cassaforte però cerano soltanto valori bollati per circa 12 mila euro; in contanti allincirca 2.500 euro che il dirigente aveva portato con sé per far fronte ai primi impegni della giornata dellufficio. Prima di allontanarsi lo sconosciuto ha perlustrato ogni cassetto senza tuttavia trovare altro. E finalmente si è deciso a far cessare il sequestro, varcando la porta e salendo a bordo di unauto dove lo attendeva un complice.
Quando i due impiegati hanno potuto lanciare lallarme ai carabinieri, del rapinatore e del complice sera già persa ogni traccia.
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