«Licenziato» dal suo partito, Rifondazione comunista, che lo aveva assunto come dipendente. Maurizio Zipponi, ex leader della Fiom di Brescia, già deputato Prc e disobbediente puro forse non se l'aspettava. O forse sì. Ma è vero?
«Guardi,nessuno mi ha chiamato emi ha detto nulla. So solo che sono dei teppisti. Possiamo parlare di cose serie?».
Il suo licenziamento non lo è?
«Francamente è un problema che credo non interessi a nessuno. Ci sono milioni di licenziamenti, uno più uno meno».
Ma perché questa epurazione?
«Ultimamente è stato cacciato il direttore di Liberazione Piero Sansonetti. Hanno commissariato la sezione di Brescia, l'unica zona dove c'erano ancora i circoli. Eliminare intellettuali e operai è un classico di certi partiti comunisti».
E se ne va così, senza fare niente?
«A un legale ho dato il mandato per chiedere i danni causati da questi signori nel tempo. Risponderanno davanti alla legge, per fortuna siamo in democrazia».
Intanto loro rifanno il Pci...
«Un modello lontano anni luce da quello che pensano e vivono i lavoratori. Se si fa il comunismo impedendo la libertà d'opinione, è evidente che si passa da una sconfitta a un funerale».
Con la politica ha chiuso?
«Sì. Dove non c'è libertà di dissenso non c'è democrazia. Ci sono già passato, ora basta. Parliamo della crisi?»
Come vuole.Che ne pensa dell'assegno di disoccupazione firmato Pd?
«Bisogna esser seri. Non ho capito bene la proposta di Franceschini. Intanto l'assegno c'è già, per chi perde il posto».
E chi non ce l'ha?
«Apprendisti, lavoratori a tempo e partite Iva monocommittenti».
Di quante persone parliamo?
«Diciamo circa 500mila persone che non hanno avuto il contratto rinnovato nel 2008. E altre 500mila per il 2009. A loro spetterebbero circa 700 euro al mese».
Chi paga?
«La copertura c'è, ed è su tutti i giornali. L'avanzo di cassa Inps. Ogni anno il fondo sugli ammortizzatori sociali, nei periodi buoni, serve a coprire il debito pubblico. Oggi questi soldi devono essere usati per questo scopo originale. Anche perché siamo già vicinissimi alle canoniche 52 settimane di cig nei due anni».
Anche Ferrero dice che la proposta Franceschini è sbagliata... «Guardi, con Ferrero sono in disaccordo su tutto. Ha un atteggiamento da illuminato, come un Dio generoso. Quest'atteggiamento caritatevole di vendere il pane a un euro, poi... C'è già la Chiesa».
E la sinistra?
«I partiti devono porsi il problemadi come cambia la condizione del lavoratore. Oggi gli operai non hanno più alcuna rappresentanza. La sinistra è priva di strumenti per capire come è cambiato il mondo».
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