Prefettura a rischio: si sapeva già dal 2008

«La struttura va definita a rischio, in quanto presenta nel suo insieme una notevole incertezza della staticità, con elementi diffusi di criticità». Così nel gennaio dell’anno scorso, come riportava ieri il Corriere, gli esperti della Regione Abruzzo descrivevano l’edificio della Prefettura dell’Aquila. «Gravi carenze di tenuta delle strutture portanti», si legge ancora nel rapporto, che aveva preso in esame anche gli altri edifici pubblici dell’Aquila, riscontrando in quasi la totalità degli stabili molte irregolarità. Sulla base del rapporto vennero presi alcuni provvedimenti (all’Aquila si spostarono tre scuole) ma la prefettura, nonostante i ripetuti allarmi lanciati dal genio civile, rimase dov’era. I documenti sensibili e i faldoni ora sotto tonnellate di macerie potevano essere salvati.

L’inchiesta sul terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo dovrà far luce sul perché gli «edifici strategici», che secondo il decreto del 21 ottobre 2003 dovrebbero restare in funzione durante gli eventi sismici, come prefettura e ospedale, sono crollati.

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