Cronaca locale

Il premier: «Moratti sarà un grande sindaco»

La coordinatrice azzurra Gelmini: candidatura autorevole, ora sciolga la riserva

Marcello Chirico

Adesso manca solo che lo dica la diretta interessata. Un’ammissione, più che una conferma quella che dovrà fare Letizia Moratti. Perché «sarà lei il prossimo sindaco di Milano, ne sono certo», è stata la candidatura ufficiale di Silvio Berlusconi, fatta ieri all’assemblea della Giovane Italia di Stefania Craxi al Palazzo delle Stelline. Il premier l’ha data talmente per scontata, da vedere financo la Moratti come vincitrice sicura. «E sarà pure un grande sindaco», ha aggiunto. Praticamente un’incoronazione definitiva, che mette fine al toto-sindaco, così come alla possibilità di primarie del centrodestra proposta da Formigoni.
L’ufficializzazione della candidatura della Moratti non è avvenuta a caso, ma ha fatto seguito all’ennesima proposta di candidatura avvenuta in mattinata e uscita proprio dalle Stelline, dove - durante l’assemblea della Giovane Italia - Stefania Craxi, interrogata sull’ipotesi di mettersi in corsa pure lei la prossima primavera per Palazzo Marino, non l’ha scartata a priori. «Sarebbe un’ottima idea - ha risposto la Craxi -; Milano è la città di mio padre, deputato dal ’68 al ’94, è stata la sua città e quindi è pure la mia. E Milano, nel mio impegno politico, sarà una tappa». «Un’ipotesi legittima» avallava poi la possibile candidatura craxiana pure il governatore Roberto Formigoni (presente all’assemblea), aggiungendo però che se ne «sarebbe dovuta valutare in concreto la fattibilità».
Poi è arrivata alle Stelline la neo coordinatrice degli azzurri lombardi, Mariastella Gelmini, e l’ha chiusa in toto, anticipando in parte quanto avrebbe reso pubblico il Cavaliere qualche ora più tardi. «Una candidatura autorevole, in cui credo e sono ottimista rispetto allo scioglimento delle attuali riserve, c’è gia - ha detto la Gelmini -, il presidente Berlusconi saprà valorizzare la competenza e l’esperienza di Stefania Craxi con un importante collegio elettorale».
E così è stato. «La Moratti sarà il prossimo sindaco di Milano, Stefania avrà un collegio importante qui a Milano. A costo di dargli il mio...» l’annuncio del premier. Ovviamente, Stefania correrà con la Cdl, nonostante le divergenze col fratello Bobo su cui ieri non ha voluto soffermarsi («Non sono qui per parlare di questioni familiari», ha stroncato la Craxi ogni polemica sul nascere). «Quella di Forza Italia, dei suoi dirigenti e financo del suo leader - ha dichiarato proprio ieri il portavoce del Nuovo Psi, Bobo Craxi - è un’inaccettabile ingerenza nell’area socialista e persino nel nostro partito. È un tentativo di strumentalizzazione che, presto o tardi, verrà smascherato». Parole che però non hanno scalfito i rapporti tra la sorella e i vertici di Fi. «Il suo movimento viene privilegiato da noi, dalla Cdl e lo sarà pure dal partito unitario che realizzeremo», ha precisato il coordinatore nazionale Sandro Bondi. E pure il suo vice Fabrizio Cicchitto ha aggiunto che «non sono affatto venute meno le ragioni per cui l’elettorato socialista stia con Berlusconi».
Durante l’assemblea di Giovane Italia c’è stato anche il tempo per parlare della targa in ricordo di Bettino Craxi da apporre in piazza Duomo. «Certamente sì», non ha esitato Berlusconi .«È un gesto di civiltà», ha rimarcato l’ex sindaco (ora assessore regionale) Piero Borghini. «Come succede ai grandi eretici - ha poi aggiunto - vedrete che a Craxi faranno pure un monumento.

Successe pure a Giordano Bruno».

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