Il premio Gran Vinitaly 2010 alla Casa vinicola Zonin

Premiati cinquant'anni di qualità, ricerca e innovazione. Zonin è la più importante realtà vitivinicola del nostro Paese. La guida illuminata di Gianni Zonin, che all'attività di produttore di eccellenti vini unisce quella di banchiere di successo

Sarà un Vinitaly d'eccezione quello che si appresta a vivere la famiglia Zonin che è alla guida della principale realtà vitivinicola privata italiana. L'Italia - grazie all'impegno costante per la massima qualità, agli investimenti massicci che anche negli anni di crisi sono stati fatti per migliorare i vigneti e alla ricerca incessante condotta dal team di tecnici della Casa vinicola Zonin e delle aziende che sono radicate nei migliori terroir da vino nazionali - riconquista il primato assoluto nel concorso internazionale Gran Vinitaly, il premio internazionale di maggiore importanza. Il verdetto del 18° concorso enologico Gran Vinitaly è inequivocabile: la Zonin è la migliore azienda italiana e mondiale. Era dal 2005 che un produttore nazionale non riceveva questo prestigiosissimo riconoscimento.
Il Gran Vinitaly premia infatti non un singolo vino, ma l'intera produzione di una medesima casa vinicola. Il cavaliere del lavoro Gianni Zonin - che è anche presidente della Banca popolare di Vicenza, uno dei gruppi più dinamici nel settore del credito a contatto con il territorio - proprio lo scorso anno ha celebrato le nozze d'oro con il vino, così commenta: «Sono lusingato: dopo cinquant'anni di sforzi continui e incessanti alla ricerca della qualità totale che si sono tradotti in massicci investimenti in vigna, nella formazione di un team di tecnici che conta oltre 32 enologi e agronomi, nella mission delle nostre aziende di coniugare la massima qualità con la massima fruibilità del vino, viene riconosciuta la nostra leadership in termini di capacità produttiva. E quando dico leadership intendo in qualità, in terreni vitati, in ricerca tecnologica, in capacità distributive, in salvaguardia della identità dei territori dove operiamo, in esaltazione dei vini da vitigni autoctoni. Se penso - continua Zonin - a quanto abbiamo fatto in Friuli con il Refosco dal Peduncolo Rosso, in Toscana con il Sangiovese, il Puglia con il Negroamaro, in Sicilia con il Nero d'Avola, in Piemonte con il Dolcetto e la Barbera, in Lombardia con la Bonarda posso affermare che siamo stati tra i più strenui difensori del patrimonio viticolo nazionale. Ma abbiamo anche unito tradizione e innovazione rafforzando la rete distribuitiva, migliorando costantemente le pratiche enologiche, riuscendo a interpretare al meglio i tre momenti che costituiscono la vita di un'azienda vinicola: quello agricolo, quello produttivo e quello commerciale. I nostri sforzi sono sempre stati indirizzati a far bere bene i nostri clienti al prezzo giusto. Che si tratti delle produzioni a marchio Zonin o delle esclusivissime bottiglie delle nostre aziende agricole la filosofia produttiva è sempre rivolta a dare il maggior vantaggio possibili in termini di soddisfazione del gusto e di giusto esborso econimico ai nostri clienti».
La famiglia Zonin possiede dieci aziende agricole, per un vigneto complessivo che si estende su oltre 1.800 ettari vitati, oltre alla storica casa di Gambellara e a un presidio di qualità negli Stati Uniti, a Barbousville (Virginia) che ha fatto conoscere agli americani il fascino del Nebbiolo. Le nove tenute sono ubicate in Piemonte (Castello del Poggio) in Lombardia (Il Bosco dove si producono alcuni dei migliori spumanti di tutto l'Oltrepò Pavese), in Veneto, in Friuli (dove Ca' Bolani è di gran lunga la più importante azienda della regione) in Toscana (con Castello d'Albola e in Maremma Montemassi), in Puglia (dove Masserie Altemura è diventata un importante produttore di Negroamaro) in Sicilia (con Feudo di Butera che ha nel Nero d'Avola la sua punta di diamante) e producono circa 20 milioni di bottiglie.
Di tutta questa produzione d'eccellenza Gianni Zonin ha creato una realtà denominata Gianni Zonin Vineyards che al concorso Gran Vinitaly ha sbaragliato una agguerritissima e foltissima concorrenza.

Il premio è stato assegnato alla Zonin dopo che sono stati esaminati dalla giuria - selezionata dal comitato di gestione presieduto da Ettore Riello presidente di Veronafiere e costituita dall'Oiv, dai ministeri delle politiche agricole e dello sviluppo economico, dall'Assoenologi e dall'Asi e dall'Ice - 3.646 vini provenienti da 27 differenti Paesi. Il Gran Vinitaly è stato assegnato tenendo conto dei punteggi ricevuto dai vini delle diverse aziende nelle diverse categorie.

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