Preso Jack lo Squartatore tocca adesso ad altri serial killer, dai nomi altrettanto sinistri, venire snascherati dalle nuove tecnologie di indagine. Molti meno popolari di Jack ma persino più feroci. Questi sono gli wanted storici. Qualcuno potrebbe essere ancora tra noi.
Il killer del 9 febbraio
Uccide solo il nono giorno del secondo mese dell'anno: donne, preferibilmente dalle parti di Salt Lake City. Nel 2006 Sonia Mejia è stata aggredita e strangolata nonostante fosse incinta, due anni dopo Damiana Castillo viene uccisa in casa dove viveva da sola. In entrambi i casi le vittime hanno aperto la porta all'assassino. Ha lasciato tracce dappertutto. Ma se non lo beccano per la prova del palloncino difficile trovarlo...
L'assassino della Luna Piena
Le città gemelle di Texarkana, Texas, e Texarkana, Arkansas, hanno diviso nel primo dopoguerra lo stesso serial killer. Cinque persone uccise, tre ferite, tutte le notte dei fine settimana, a colpi di pistola. Due donne sfuggite alla sua furia, Mary Jeanne Larey e Jimmy Hollis, diedero di lui una descrizione più terrificante che utile. Un uomo alto, con un sacco bianco in testa, che aveva tagliato i fori per gli occhi e la bocca. Mai preso. In compenso ha ispirato Jason, eroe dei film horror.
Lo Scarabocchio nero
Negli anni Settanta essere gay in America oltre che difficile diventa anche spaventoso. Tra gennaio 1974 e febbraio 1975 non meno di quattordici giovani gay vengono uccisi a coltellate, quasi tutti nelle loro case, a San Franciscp. Chi sopravvisse rifiutò di collaborare perchè non voleva che la loro omosessualità diventasse pubblica. Non arrestarono mai neanche un sospetto. Unico indizio: uno scarabocchio nero.
Il collezionista di ossa
Come il film. Un cane scopre un osso umano mentre va a passeggio con il padrone. I resti di undici donne, tutte prostitute, vengono poi ritrovati nella zona. Anni di indagini: nemmeno uno straccio di una prova, niente Dna, niente armi del delitto, nessun identikit. Non si fa vedere da un po'. Ma le prostitute del posto vivono ancora nel terrore.
L'assassino dell'Alfabeto
La loro sfortuna: avere il nome con le lettere in comune. Due, Carmen Colon, addirittura lo stesso nome e cognome. Successe nei primi anni Settanta, intorno a Rochester, New York. Le vittime erano tutte giovani ragazze, per lungo tempo fu considerato colpevole un sospetto che si suicidò, ma il test del Dna lo scagionò. Trent'anni dopo...
Il mostro di Firenze
Sedici morti, tra il 1968 e il 1985, quasi tutte coppiette. Un sospettato, Pacciani, che nessuno ha mai considerato colpevole veramente, compresi i suoi compagni di merende. Una storia strana che ha coinvolto, non dimostrando niente, un gruppo di professionisti. Il mostro di Firenze non colpisce più da trent'anni. Potrebbe essere morto, come no. Un mistero italiano che solo le tcnologie moderne, forse, potranno svelare.
L'assassino della via delle lacrime
Corre per quasi 900 miglia attraverso il cuore della British Columbia, ti fa vedere alcuni dei paesaggi più belli del mondo. Ma è una strada assassina. Negli ultimi decenni, non meno di quaranta giovani donne sono scomparse mentre facevano autostop. Molti sospettati, nessun colpevole. La zona è difficile da controllare, si perde nelle foreste, attraversa infinite zone deserte, senza città per chilometri, il cellulare è irregolare o inesistente per lunghi tratti, se urli non ti sente nessuno. Ovvio che l'assassino può essere più di uno. Ma non è che la cosa conforta lo stesso.
Il Maniaco dell'Arcobaleno
Da anni prende di mira uomini gay nella città di Sao Paulo, Brasile, sede di una delle più vivaci comunità omo in Sud America, che ospita ogni anno la più grande marcia dell'orgoglio gay del pianeta. Ma dal 2007 il Parco Paturis, luogo di incontri gay notturni, è stato testimone dell'omicido di tredici uomini, se non, secondo la polizia, addirittura sedici considerati i tre della vicina Osasco. Dicono sia un ex agente di polizia. Se non addirittura in servizio. Come quelli della Uno bianca.
Lo strangolatore di Boston
Tredici donne uccise, la più giovane 19 anni, la più vecchia 85, nei due anni che vanno tra il 1962 e il 1964, tutte nella zona di Boston. Strangolati con calze di seta, prima violentate, e in nessuna delle loro case segni di effrazione. Un colpevole a dire il vero s'era trovato: Albert DeSalvo. Arrestato per stupro confessò di essere lui lo Strangolatore di Boston e nonostante le molte contraddizioni gli credettero. Fino a quando il Dna e l'analisi del suo profilo criminale hanno detto che non era lui, che un po' mitomane è sempre stato. Probabile che fosse un branco. E che nonostante i più di quaranta anni trascorsi qualcuno sia ancora là fuori.
Il killer dello zodiaco
Ormai un mito e una leggenda della cultura popolare americana, diventato persino film. Sette morti ammazzati, tre uomini e quattro donne, tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70 nella California settentrionale.
Ai giornali locali spediva crittogrammi firmati Zodiaco, solo uno di questi quattro enigmi viene svelato, ma invano. L'ultima lettera è del 1974, poi sparisce nel nulla. Nessuno lo troverà mai. Molti si presentano nelle centrali di polizia. Per denunciare come Zodiaco un parente serpente...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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