Il principe Carlo va in guerra. Contro i fast food

da Londra

Big Mac addio. Basta con gli hamburger farciti di schifezze, niente più patatine a merenda. Soprattutto, basta con l’onnipresente McDonald’s.
Ad augurarsi la messa al bando del fastfood più famoso del mondo è nientemeno che il principe Carlo d’Inghilterra, da anni strenuo difensore del cibo biologico. Ieri, le sue chiacchere amichevoli con la direttrice di un centro per la cura del diabete ad Abu Dhabi – dove il principe e la consorte si trovano per una visita di rappresentanza – hanno scatenato una polemica «internazionale».
Carlo e Camilla erano stati invitati all’Imperial College London Diabetes Centre in occasione del lancio di una campagna per la lotta al diabete. Sembra che tutto sia iniziato mentre la coppia stava osservando un gruppo di bambini imparare a distinguere nel loro pranzo scolastico gli snack «buoni» da quelli «cattivi». L’erede al trono d’Inghilterra avrebbe infatti riso di gusto guardando i piccoli scegliere la bottiglia d’acqua e il sacchetto con la frutta, lasciando da parte cioccolato e patatine. Gli Emirati Arabi sono infatti il secondo Paese al mondo con il più alto tasso di diabete (circa il 20 per cento della popolazione). «Qui ci sono McDonanld’s dappertutto, avete tentato di metterli al bando? È questa la chiave di volta», avrebbe detto Carlo alla nutrizionista del centro, Nadine Tayara. Semplici chiacchere, ma anche una frase dettata da una convinzione ben radicata nel primogenito della Regina. La simpatia del principe per il cibo naturale non è affatto una novità, tanto che nel 1986 Carlo ha avviato una fattoria nella sua residenza di Highgrove che non usa né fertilizzanti né pesticidi artificiali. Le sue dichiarazioni hanno però inevitabilmente urtato la proprietà dei McDonald’s. «Altri membri della famiglia reale hanno visitato i ristoranti della nostra catena e probabilmente hanno immagine più aggiornata di quello che siamo», ha dichiarato piccato un rappresentante della società. «Quanto detto ci sembra veramente una frase buttata lì a casaccio che non rispecchia affatto la qualità dei nostri menu».
Diverso ovviamente il chiarimento fornito da un portavoce di Clarence House. «Il principe voleva soltanto promuovere un modo di mangiare più sano e differenziato», ha spiegato un suo portavoce. Ma il dibattito non è destinato a chiudersi qui, soprattutto ora che la Gran Bretagna sembra aver finalmente preso coscienza di quanto male mangino i suoi bambini.

È di questi giorni la notizia che le autorità del comune di Wallsend avevano ipotizzato di affidare ai servizi sociali un ragazzino obeso la cui madre non riusciva a farlo dimagrire. A soli 8 anni pesa infatti 89 chili e si nutre prevalentemente di hamburger, patatine e cioccolato.

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