Abbonati a ilGiornale PDF Premium
potrai consultarlo su PC e su iPad:
25 euro per il mensile
120 euro per il semestrale
175 euro per l'annuale
A processo i tre rom arrestati per la violenza alla studentessa
Il 19 ottobre ludienza. Altri due del branco giudicati dal Tribunale dei minori
Il 19 ottobre ludienza. Altri due del branco giudicati dal Tribunale dei minori
Saranno processati con il rito abbreviato il 19 ottobre. Dovranno comparire davanti al gup del tribunale di Milano tre dei cinque romeni accusati della violenza sessuale su una studentessa di 20 anni il 4 giugno scorso in via Chopin. Sono i tre maggiorenni arrestati per lo stupro (Vasile Olimpiu Bolog, 26 anni, Valentin Dimitru, 20, e Remi Stan, 18), mentre degli altri due, ancora minorenni (rispettivamente di 15 e 17 anni), si occuperà la Procura dei minori.
Nella notte tra il 3 e il 4 giugno la giovane si era appartata insieme al suo fidanzato a bordo di una Cinquecento in via Chopin, al confine tra Milano e Opera. La banda era arrivata a bordo di una Tipo verde, rubata la sera precedente. Dopo aver immobilizzato il fidanzato avevano caricato la studentessa in auto e poi lavevano violentata a turno nei prati tra via Parassutti e via Vaiano Valle. In sole 72 ore gli investigatori, coordinati dal pm Grazia Pradella, erano riusciti a prendere lintero branco di aggressori, grazie anche alla collaborazione fornita dai due giovani che avevano riconosciuto i volti dei romeni dalle foto segnaletiche della polizia. Fondamentale anche il lavoro svolto sugli indizi lasciati nellauto e le tracce dei telefoni rubati ai due giovani. La banda viveva nelle baracche dei prati di Chiaravalle.
Da parte dei legali dei romeni, una settimana dopo larresto, era arrivata anche unofferta di risarcimento in denaro (25mila euro) per i due giovani vittime dellaggressione e della violenza. «La proposta degli arrestati - aveva commentato Eleonora Ferrillo, il legale dei due giovani - non è arrivata né a me né ai ragazzi. Forse è una mossa difensiva che avrei fatto anchio, ma non in questo modo. E che, comunque, i giovani e le loro famiglie non accettano per principio: vogliono che quegli uomini paghino per ciò che hanno fatto». Per avere giustizia si affideranno al gup del tribunale che giudicherà della sorte dei tre componenti del branco.
Nella notte tra il 3 e il 4 giugno la giovane si era appartata insieme al suo fidanzato a bordo di una Cinquecento in via Chopin, al confine tra Milano e Opera. La banda era arrivata a bordo di una Tipo verde, rubata la sera precedente. Dopo aver immobilizzato il fidanzato avevano caricato la studentessa in auto e poi lavevano violentata a turno nei prati tra via Parassutti e via Vaiano Valle. In sole 72 ore gli investigatori, coordinati dal pm Grazia Pradella, erano riusciti a prendere lintero branco di aggressori, grazie anche alla collaborazione fornita dai due giovani che avevano riconosciuto i volti dei romeni dalle foto segnaletiche della polizia. Fondamentale anche il lavoro svolto sugli indizi lasciati nellauto e le tracce dei telefoni rubati ai due giovani. La banda viveva nelle baracche dei prati di Chiaravalle.
Da parte dei legali dei romeni, una settimana dopo larresto, era arrivata anche unofferta di risarcimento in denaro (25mila euro) per i due giovani vittime dellaggressione e della violenza. «La proposta degli arrestati - aveva commentato Eleonora Ferrillo, il legale dei due giovani - non è arrivata né a me né ai ragazzi. Forse è una mossa difensiva che avrei fatto anchio, ma non in questo modo. E che, comunque, i giovani e le loro famiglie non accettano per principio: vogliono che quegli uomini paghino per ciò che hanno fatto». Per avere giustizia si affideranno al gup del tribunale che giudicherà della sorte dei tre componenti del branco.
I commenti saranno accettati:
Qui le norme di comportamento per esteso.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Qui le norme di comportamento per esteso.
Condividi:
Commenti: