Prodi cede Alitalia ad Air France. Svenduta Malpensa

Adesso il sì definitivo spetta al governo, che si è impegnato a esprimersi entro metà gennaio. La protesta del Nord: reazioni durissime degli amministratori locali. Formigoni "si tratta di un pessimo segnale". La Moratti: "Ci auguriamo che l'operazione sia dettata da criteri di mercato"

Prodi cede Alitalia ad Air France. Svenduta Malpensa

da Milano

Alla fine, il giorno di Air France è venuto. Non senza apprensioni, visto che il cda di Alitalia incaricato di individuare il partner è durato otto ore. Ma la decisione che ha promosso il vettore francese, e bocciato quello italiano, Air One, è venuta all’unanimità. Fatto, questo, richiamato nella prima riga del lungo comunicato, che vuol sottolineare la forza con la quale il vertice dell’Alitalia passa la mano al governo; il cda ha dato anche formalmente mandato al presidente, Maurizio Prato, per definire i termini della trattativa in esclusiva con Air France. Naturalmente, dopo quell’imprimatur politico che dovrebbe essere impresso dal governo alla vicenda entro il 15 gennaio. L’impegno alla data è ufficiale, di Palazzo Chigi. Ma negli ambienti romani sul termine si nutre qualche perplessità. Ci si aspetta infatti un’offensiva di Carlo Toto, grande navigatore di Palazzo, che se ha perso questa battaglia non è certo disposto a darsi per vinto. Nelle prossime settimane si spenderà in prima persona anche il presidente di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, che avrà incontri d’alto livello sia a Roma che a Milano. Per spiegare, per tranquillizzare. Intanto ieri sera Spinetta si è detto «onorato» della scelta fatta dal cda di Alitalia.
Senza fare alcun confronto tra le proposte pervenute (oltre a quella di Air One, c’era teoricamente in gara anche quella della cordata Baldassarre), il cda della Magliana giudica quella di Air France-Klm «la soluzione appropriata» per la salvaguardia del patrimonio dell’azienda e per promuovere il suo «rapido e duraturo risanamento» grazie al beneficio delle sinergie derivanti dall’integrazione in un contesto internazionale. A fronte del rinnovo della flotta, in particolare di tutti i vecchi Md80 e dei B767, e di investimenti complessivi per 6,5 miliardi, sull’altro piatto della bilancia Air France «richiede il pieno supporto da parte del governo italiano».
Il piano industriale presentato da Air France-Klm è stato ritenuto dal cda di Alitalia «di elevata credibilità e idoneo a risolvere le criticità di tipo strategico, industriale e finanziario di Alitalia». Inoltre le sinergie generate a favore di Alitalia sono definite «significative» e si creano i presupposti per il rilancio «sostenibile nel lungo periodo della compagnia». Con il supporto di Air France-Klm, la compagnia «rafforzerebbe la propria posizione di compagnia di bandiera italiana con un network redditizio e importanti prospettive di crescita». I francesi si impegnano a mantenere marchio e identità di Alitalia e di assicurare al Paese un’adeguata rete di collegamenti. Il piano, sottolinea il cda, «modera l’effetto di drenaggio» del traffico nel Nord Italia e in particolare a Milano, verso i grandi hub europei e «valorizza Roma come hub» migliorando l’offerta ai passeggeri, «attribuisce a Fiumicino un ruolo chiaro ed insostituibile» nel disegno di network del nuovo gruppo per le regioni del Centro Sud ed Est Europa, fino all’Africa del Nord. Nel piano di Air France viene rilevata la strategia multihub (Parigi, Amsterdam, Roma), al servizio di bacini diversi. «È stato chiarito che non è intenzione di Air France utilizzare Alitalia per alimentare gli hub di Parigi e di Amsterdam, bensì quella di rafforzare Alitalia come importante vettore europeo». Valide sinergie vengono individuate nella sovrapposizione delle reti, che potrà moltiplicare l’offerta. Per Linate viene «confermato e rafforzato il ruolo di aeroporto cittadino», mentre Malpensa «mantiene i tre principali collegamenti intercontinentali per il nord America, il sud America e l’Asia previsti».
Quanto all’offerta economica il cda ha giudicato la proposta di Air France-Klm «la più conveniente». Ma non non vengono svelati i dettagli dell’Ops. Quanto ai mezzi freschi, Air France è pronta a un immediato aumento di capitale da 750 milioni.

Poche righe sulle ricadute occupazionali, che sono «in linea con il piano di transizione-sopravvivenza approvato da Alitalia il 7 settembre». Si tratta di circa 1700 esuberi nella sola Alitalia Fly. Ad Az Service nel comunicato non c’è preciso riferimento.

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