(...) «Linsediamento del Tavolo Milano - si legge - sarà loccasione per unanalisi dei problemi più urgenti dellarea e lindicazione di unagenda di possibili soluzioni».
Prudentemente soddisfatta Letizia Moratti. «È un segnale molto importante», commenta non senza sottolineare subito che «molto dipenderà dallagenda che concorderemo». Sui singoli punti, spiega, «si sta ancora lavorando e non sarebbe corretto anticipare qualcosa». Ma è indubbio che in testa alla lista lady Letizia metterà la legge speciale per Milano. Un obiettivo fissato nel programma elettorale e che non ha nessuna intenzione di lasciarsi sfuggire. «Sarà sicuramente una delle mie richieste - spiega -. Anche perché alla specificità di Roma si fa riferimento nel decreto Bersani, mentre di Milano non si parla. Ci sarebbe invece bisogno di politiche molto attente alla specificità della nostra città». Ancora una volta la sottolineatura di come per Roma e Milano continuino a funzionare due pesi e due misure. «Non sono né ottimista né pessimista - aggiunge allora -. Ho sentito, parlando con il sottosegretario Letta, una grande apertura e attenzione per Milano e questo mi fa piacere. Ma leffettivo risultato lo vedremo solo dopo lincontro».
Le critiche per ora vanno al Documento di programmazione economico finanziaria del governo Prodi di cui la Moratti è tuttaltro che entusiasta. «Ci sono alcuni aspetti che non mi convincono sia nel Dpef, sia nel decreto Bersani. Per esempio nel documento di programmazione cè solo un accenno al grande tema del bene casa e quindi del Catasto, un accenno molto generico. Penso sia invece necessario che alcune leve debbano andare come competenza agli enti locali. Sarà poi la Finanziaria a tradurre in atti concreti quanto detto genericamente dal Dpef. Però devo dire che alcuni punti del documento non mi convincono».
Soddisfatto, invece, il presidente diessino della Provincia. «La venuta di Prodi - le parole di Filippo Penati - è il segno che si sta davvero operando per Milano e per la Lombardia. Questo metodo, con linstallazione del Tavolo Milano, spinge ad incentivare ulteriormente gli enti territoriali milanesi e lombardi verso la concertazione istituzionale che definisca obiettivi per progetti largamente condivisi in modo da presentarsi concordi al tavolo di confronto con il Governo. La legge speciale per Milano? Certo, chiederemo a Prodi e Letta la legge speciale per Milano città metropolitana». E Penati ribadisce la sua linea. Abolizione della Provincia e creazione di un governo sovraterritoriale.
«Questo Dpef può fare poco per gli enti locali - il commento di Marilena Adamo, capogruppo dellUlivo in consiglio comunale -. Ma in ogni caso è difficile che faccia meno di quanto ha fatto il governo Berlusconi per i Comuni.
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