Il Professore paga la stangata Nei sondaggi è caduta libera

Secondo una rilevazione commissionata da Sky Tg24 il 30 novembre il gradimento del governo Monti era al 65 per cento, ora è crollato al 56

Il Professore paga la stangata Nei sondaggi è caduta libera

Roma - Il governo Monti ha perso quasi un punto di credibilità al giorno. Nove punti in dieci giorni. Il 30 novembre l’indice di gradimento per il premier e il suo esecutivo tecnico era del 65%, ora è sceso al 56. Sono i risultati di un sondaggio Digis reso noto ieri sera nella trasmissione Rapporto Carelli, condotta su Sky tg 24 ogni martedì e mercoledì dall’ex direttore del canale all news. La ricerca si è svolta tra il 9 e il 10 dicembre su un campione di 1.006 persone. In quei giorni le misure più dure della manovra economica erano state pubblicate dai giornali, mentre il 30 novembre l’esecutivo era ancora al lavoro e riscuoteva simpatie istintive da parte degli italiani.

Secondo questo sondaggio, Monti e i suoi ministri sarebbero quindi in caduta libera di gradimento. È l’effetto lacrime e sangue, la presa di coscienza da parte dei cittadini della manovra che aumenta le tasse e alza l’età della pensione. La luna di miele è terminata, a meno di un mese di distanza dalla nomina, avvenuta il 16 novembre.

Già durante la sua visita a Porta a Porta, da Bruno Vespa, Monti era stato interrogato su questo punto dal conduttore. La popolarità era iniziata a calare vertiginosamente. Ma il presidente del Consiglio si era mostrato sereno, come se per lui l’accenno di insofferenza fosse tutt’altro che una sorpresa. Chiamato per imporre sacrifici e non per essere amato, a Vespa aveva quindi risposto: «Allora la manovra avrei dovuto farla più dura...».
Anche un altro sondaggio recente, questa volta di Ipr Marketing per Repubblica rivela che in una manciata di giorni Monti ha perso il 4% dei consensi passando dal 62 al 58. È stata proprio la fine di novembre-inizio dicembre, il momento magico per il professore. Sostenuto dalla maggior parte dei quotidiani, appoggiato con affetto dal presidente della Repubblica e con entusiasmo o prudenza da buona parte dei principali partiti, aveva appunto superato il 60% dei consensi degli italiani secondo tutte le società di sondaggi. Poi, giorno, per giorno, il crollo. Alla domanda «è soddisfatto del governo Monti?», il 56% degli intervistati da Digis ha quindi risposto «molto abbastanza» e il 44% «poco, per nulla». E un altro sondaggio Digis reso noto il giorno prima sempre da Sky mostrava l’insoddisfazione degli italiani per la manovra, considerata equa dal 33% degli intervistati e iniqua dal 67%. Il giudizio su Monti dopo il varo delle nuove misure è invariato per il 75%, migliorato per il 4% e peggiorato per il 21%.

Il sondaggio per Sky commentato ieri da Carelli ha preso in esame anche la fiducia nei partiti nella settimana dal 5 al 12 dicembre. Il trend ha fatto segnare un +0,2% per i voti potenziali al Pdl, che ha ora il 24,8% dei consensi. Lieve aumento, dello 0,4%, anche per il Partito democratico, ora a quota 28,7%, e per l’Udc (dello 0,2%), al 7,2%. Hanno perso lo 0,4% invece sia Futuro e libertà (è al 4,5%) che l’Italia dei valori, sceso sotto il 7%, al 6,9.

Sembra pagare l’ostinata opposizione della Lega, anche se il sondaggio non registra un’impennata di consensi: + 0,6%, il partito di Bossi raggiunge quota 9%. Il 18% si è definito indeciso e il 28%, se si andasse a votare adesso, si asterrebbe. Indecisi e astenuti insieme quindi, in questo momento, sarebbero il 46% dei votanti, quasi la metà dell’elettorato.

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