Silvia Cerioli
Dopo le oltre 270 pagine di programma dellUlivo, si sperava che il sindaco Walter Veltroni presentasse le sue intenzioni elettorali in modo più sintetico e diretto. Speranza vana, a giudicare dai documenti principali illustrati su veltroniroma.it. Chi naviga sul sito del primo cittadino, pensato appositamente per le prossime elezioni comunali, non può fare a meno di imbattersi nella sezione «Roma Oggi». In questo spazio il leader ulivista offre una panoramica di quella splendida realtà che, a suo parere, è la città da lui amministrata. Per farlo, ricorre a qualcosa come 158 schede di presentazione in power point. Non è come il programma di Romano Prodi, ma poco ci manca. Unico, momentaneo conforto per luomo comune è la graziosa fanciulla ritratta sulla prima pagina del documento, con tanto di banda tricolore da sindaco e in sella a una bicicletta. Peccato che alla seconda scheda, una cartina zeppa di numeri e indici intitolata «dinamica migratoria intercomunale», anche lelettore più smaliziato abbia un soprassalto. E questa è solo una delle tabelle a sfondo sociologico contenute nelle schede. Per fortuna, ogni 7 pagine - o giù di lì - cè la graziosa fanciulla.
E restiamo in ambito veltroniano. Da un sondaggio comparso sul settimanale «Panorama», il sindaco di Roma si riconferma come la più valida alternativa a Romano Prodi premier. A colpire lex segretario diessino è il fatto che sia soprattutto gente del Nordest italiano a indicarlo come sostituto, mentre al Centro si preferisce Piero Fassino. Il che, con la presenza di Roma, sorprende parecchio. Il primo a stupirsi, a dire il vero, è stato proprio Veltroni, che vuole vederci chiaro e ha chiesto al suo staff di analizzare meglio la ricerca, per evitare brutte sorprese.
Dal Campidoglio allAcea. Bocche cucite sul caso Enel-Suez a viale Ostiense, sede della municipalizzata romana di acqua ed energia. Qui i francesi del multiservizi sono di casa, poiché più dell8 per cento dellazienda è in mano loro. Il passaggio di Suez alla quota attuale, la scorsa estate, è stato salutato con grande gioia sia da Fabiano Fabiani, numero uno della multiutility capitolina, sia dal Comune di Roma, sindaco in testa. Ora, però, tutti scelgono il silenzio.
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