«Pronti a tornare di nuovo in piazza»

«Turni flessibili, rinforzi stagionali e orari prolungati sono ipotesi per un servizio migliore»

Francesca Angeli

da Roma

La tregua è stata sottoscritta dalle parti ma i tassisti sono pronti a scendere di nuovo in piazza se non vedranno soddisfatte le loro richieste. Tra oggi e domani tutte le organizzazioni sindacali metteranno a punto una serie di proposte da presentare al governo nel tavolo tecnico già fissato per lunedì.
Compiacimento per la piega che hanno preso le trattative ma niente salti di gioia: la strada da percorrere è ancora lunga e la categoria non intende mollare, come spiega Loreno Bittarelli dell’Unione Radiotaxi Italia al termine del confronto col governo.
Lo sciopero è stato revocato ed il clima si è rasserenato: i tassisti hanno seppellito l’ascia di guerra?
«L’incontro si è svolto in un clima sereno e lo stesso confronto è stato civile. Siamo moderatamente, e sottolineo moderatamente, soddisfatti per quanto è emerso».
Con lo stralcio del cumulo delle licenze non avete ottenuto quello che chiedevate?
«È un piccolo passo avanti che ora ci permette di riprendere il dialogo. Il ministro ci ha dato la sua disponibilità, dunque un segnale positivo e siamo d’accordo con il progetto di potenziamento del servizio attraverso strumenti che non penalizzino i lavoratori come appunto sarebbe stato quello del cumulo delle licenze».
Che cosa proporrete in alternativa?
«Dobbiamo mettere a punto insieme a tutte le organizzazioni sindacali le nostre proposte. Le strade da percorrere sono tante e studieremo insieme i progetti da portare all'attenzione del ministero. Proposte che, sono certo, verranno apprezzate sia dalle istituzioni che dagli utenti».
Quali sono le ipotesi?
«Ovviamente bisognerà tener conto delle diversità dei vari territori. Ad esempio a Napoli c'è un sovraccarico di licenze, mentre in altre città si può anche, previa valutazione, pensare di aprire a nuove licenze».
Si parla di flessibilità dei turni.
«Ma certo quella è una strada. Possiamo pensare al prolungamento dell’orario e ai rinforzi stagionali. Tra le ipotesi c’è anche quella del rinforzo familiare: il conducente che si alterna con il figlio o la moglie. Vedremo perchè dobbiamo tenere conto delle diversità. Non è possibile trovare una soluzione unica per tutti. Si diversificherà a seconda delle esigenze da città a città».
In questi giorni di protesta e di grandi disagi per i cittadini in molti vi hanno definito una categoria di privilegiati...
«Ah sì? Bene, ci venissero loro a guidare il taxi. E meno male che siamo privilegiati: dodici ore al giorno sotto pressione in mezzo allo smog e al traffico. Sono i veri privilegiati che ci accusano di godere di presunti vantaggi assolutamente inesistenti».


Che succederà se non troverete un accordo, se il governo dovesse di nuovo puntare i piedi?
«È ovvio che siamo pronti a riprendere la lotta e a scendere in piazza. Auspichiamo tutti insieme però di trovare al più presto una soluzione positiva che non danneggi i lavoratori in modo da non dover far subire disagi ai cittadini».

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