Proposta dei team a Mosley per controllare le spese

È martedì, a Londra tutto è pronto per il vertice dei team di F1, le squadre riunite nell’associazione Fota e capitanate da Luca di Montezemolo. Ferrari & C. si sono date appuntamento per il giorno dopo, cioè ieri, in una saletta dell’aeroporto di Heathrow: devono definire la strategia comune per dichiarare guerra alla Fia e a Max Mosley sul tema del tetto al budget per correre imposto dal presidente per il prossimo anno.
È sempre martedì, a Londra, in un appartamento di Notting Hill viene trovato il corpo di Alexander Mosley, figlio primogenito del numero uno della Fia. La notizia resta riservata per ore, poi ieri, mentre è in svolgimento il meeting dei team, Scotland Yard la rende di pubblico dominio. Poco dopo i tabloid britannici parleranno di una presunta overdose.
Difficile pensare che questa tragedia non possa cambiare il corso delle cose, difficile pensare che Max Mosley possa nei prossimi giorni dedicare stesso tempo ed energie alla battaglia con le squadre. Squadre che entro fine mese, tra il 22 e il 29, dovranno però dire se accettano (così aveva chiesto la Fia nell’ultimo consiglio mondiale, ndr) di aderire al budget cap. Trattasi del tetto di 44 milioni di euro di spese per il 2010 entro il quale, chi dirà sì godrà di maggiore libertà tecnica rispetto a chi non lo rispetterà. In ballo c’è il temuto (dalla Ferrari e dai big del campionato, ndr) campionato a due velocità, con due tipi di regole.
Fatto sta, in serata, in un comunicato congiunto, la Fota fa sapere di aver chiesto alla Fia, quindi a Mosley, «un incontro urgente». Perché tutte le squadre sono unite nel criticare le regole - tecniche e no - imposte dall’alto senza una vera consultazione, e tutte, anche quelle che sono pronte ad accettare il tetto al budget, si domandano come verrà fatto rispettare. Da qui la richiesta di chiarimenti annessa a un piano Fota per ridurre i costi senza imporre controllori.


Ma Mosley vorrà, tanto più dopo la tragedia familiare che l’ha colpito, incontrare subito le squadre? Oppure, vista l’imminenza della scadenza per l’iscrizione e accettazione del budget cap, farà slittare il termine? O andrà addirittura avanti per la propria strada senza concedere udienza?
Tutto è possibile, tanto più che sembra ormai chiaro come all’interno della Fota ci siano due anime: la prima, preponderante e unita che chiede lumi sul controllo dei costi e rifiuta il doppio mondiale; la seconda, formata da Brawn Gp, Williams, pronta ad aderire al budget cap. E con loro i piccoli pronti a entrare nel Circus.

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