La Provincia e quei 70mila euro spesi per aiutare Mali e Bolivia

La Provincia e quei 70mila euro spesi per aiutare Mali e Bolivia

E pensare che la Provincia di Genova sarà la prima a scomparire. La prima a far coincidere la fine del suo mandato, quest’anno ci sarebbero dovute essere le provinciali insieme alle elezioni comunali, con la soppressione definitiva dell’ente. Ma se i mesi di vita si contano ormai sulle dita di una mano, il tempo per finanziare progetti a dir poco distanti dalle urgenze e dalle priorità di Palazzo Spinola, pare non scadere mai. Ecco la storia.
C’è una delibera datata 6 febbraio 2012, quindi questione di una decina di giorni fa non di più, che dà il via libera per il finanziamento di alcuni progetti di «cooperazione internazionale e di educazione alla mondialità». In buona sostanza, si tratta di interventi per promuovere la solidarietà internazionale (...) e per i diritti umani. Nulla da eccepire sul merito delle iniziative in sé, dicono dai banchi dell’opposizione a Palazzo Spinola, che sono anche lodevoli. E però, in un momento di vacche magre come questo, in un momento in cui a tutti è richiesto uno sforzo e la ricerca delle risorse da destinare al proprio territorio e alle questioni locali è così difficile e faticosa. Ecco, in un momento così, è il caso di destinare 60mila euro di soldi pubblici per progetti in Tunisia, Bolivia e Mali? Nello specifico: 20mila euro al Cospe (Cooperativa per lo sviluppo dei paesi emergenti) per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione del ruolo socio-economico delle donne nelle oasi del Nefzaoua-sud ovest della Tunisia. Ventimila euro al Progetto sviluppo Liguria (Onlus) per la cittadinanza partecipata in Bolivia, progetto pilota di formazione integrale per donne e uomini di comunità indigene della Provincia di Ingavi. Ventimila euro per l’Associazione Bambini Vittime (Onlus) per la costruzione di un secondo asilo d’infanzia con annesso ambulatorio in Mali.
Si legge nella delibera della Provincia che la «Consulta provinciale per la solidarietà internazionale e i diritti umani» è stata istituita nel dicembre del 2007 con un atto del presidente. «Il consiglio provinciale - prosegue la nota di Palazzo Spinola - con deliberazione del 9/12/2010 ha approvato il programma degli interventi per il 2011 e ha preso atto che il fondo destinato al sostegno dei progetti di Cooperazione internazionale ammontava a complessivi 70mila euro da suddividere in 60mila per progetti di cooperazione internazionale e 10mila per progetti di educazioni alla mondialità».
Oltre a quelli in Tunisia, Bolivia e Mali, ci sono altri due interventi finanziati con 5mila euro ciascuno: il primo riguarda il Comune di Sestri Levante per il progetto «Sestri Levante Ki@ma Tunisi. Dialogo tra le rive del Mediterraneo» e il secondo invece è per l’Associazione Stella Maris (Onluls) con il progetto «Il mare a scuola: marittimi e...globalizzazione, diritti, intercultura».
Quindi ricapitolando: 5 progetti per un totale di 70mila euro di finanziamenti. Soldi pubblici, della Provincia di Genova che con votazione unanime vengono destinati ai progetti di cooperazione e di educazione alla mondialità.


Ora, è il ragionamento di chi siede dall’altra parte della maggioranza che guida Palazzo Spinola, la Provincia è un ente che sta cercando di dimostrare la propria utilità in tutti i modi, provando un modo per sopravvivere al taglio imposto da Roma. E poi cosa fa? Disperde le risorse in iniziative così che non hanno nulla a che fare con il territorio e con la Provincia stessa? Un conto è darli ai nostri poveri, altro invece è spedirli oltre continente.

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