«Da un lato il Comune di Genova ha intenzione di ristrutturare a nostre spese l'edificio dell'ex mercato del pesce per metterlo a disposizione di alcuni centri sociali, anche con grave preoccupazione dei residenti della zona. Dall'altro lato le benemerite associazioni combattentistiche e d'Arma, che svolgono un importante ruolo di rilevanza pubblica anche di mutua assistenza e a favore dei cittadini, nel 2009 sono state costrette a sloggiare dalla storica sede della casa del soldato in piazza Sturla». La protesta contro le discriminazioni dei compagni solidali di Tursi, ieri è approdata a Palazzo Spinola, dove il vice capogruppo Pdl Paolo Bianchini, ha presentato una mozione chiedendo aiuto al cattolico Alessandro Repetto. «Ho semplicemente chiesto al presidente della Provincia - ha spiegato Bianchini - di attivarsi presso Marta Vincenzi perché destini la struttura, adeguatamente restaurata con gli stessi fondi che sarebbero impegnati a favore dei centri sociali, a favore delle benemerite associazioni che svolgono una riconosciuta e storica azione sociale. Nel 2009 proprio la Provincia si era impegnata perché venisse assicurata la permanenza di tali associazioni, alla luce della loro natura pacifica e sociale e delle modeste condizioni economiche». Invece, ieri la maggioranza di centrosinistra ha votato «niet» alla proposta del Pdl. «La Provincia non si può attivare inducendo o condizionando la politica del Comune - ha spiegato Repetto - noi non possiamo dire a Tursi quello che deve fare.
Più che con Marta Vincenzi il Pdl se la dovrebbe prendere con l'Agenzia del Demanio e con lo Stato, non certo governato dal centrosinistra, che due anni fa ha cacciato via le associazioni combattentistiche dalla Casa del soldato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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