Provinciali, Latina al Pdl e due ballottaggi

Una vittoria secca e due successi sfiorati per il Pdl nelle tre sfide per le province. Vince nettamente lo schieramento di centrodestra a Latina, mentre a Frosinone e a Rieti si va al ballottaggio con il candidato del Pdl avanti. Due risultati, questi, molto importanti, perché in entrambi i casi il presidente uscente della Provincia apparteneva al centrosinistra.
Il dato politicamente più importante è quello di Frosinone dove, seppure per un soffio, sarà ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra per il nuovo presidente dell’amministrazione provinciale. Il candidato del Pdl Antonello Iannarilli ha infatti chiuso in testa la prima tornata elettorale, sognando a lungo anche la clamorosa vittoria al primo turno: poi il dato, non ancora definitivo visti i ritardi della prefettura ciociara, si è stabilizzato con circa metà delle sezioni scrutinate attorno al 43,8 per cento, con il socialista Gianfranco Schietroma fermo al 38,8. Molto distaccato, ma autore comunque di una buona performance con il 13,5 per cento, l’avvocato Domenico Marzi, già sindaco del Pd della città di Frosinone e ora candidato con il terzo polo, che riunisce anche Anna Teresa Formisano dell’Udc, e l’europarlamentare uscente Alessandro Foglietta, ex di An. La provincia di Frosinone ha comunque ancora una volta confermato la sua «anima» di centrodestra, con un risultato al di sopra della media nazionale e tenuto conto del fatto che il centrosinistra usciva da ben 15 anni di guida consecutiva della Provincia. Soprattutto nelle piazze più grandi della Ciociaria, da Frosinone a Cassino, il Pd è crollato tra il 20 e il 22 per cento. Un flop che pesa parecchio sulle spalle del presidente uscente della Provincia, Francesco Scalia, ora «paracadutato» assessore regionale da Marrazzo, e sul sindaco di Frosinone Michele Marini, peraltro accusati anche all’interno del loro schieramento di essersi spesi poco in campagna elettorale. Ma nel centrosinistra ciociaro c’è delusione per il risultato raccolto anche nelle Europee, con la soglia rimasta al 24 per cento, appena la metà del Pdl. L’assessore regionale Francesco De Angelis è stato sì eletto al parlamento europeo, ma soprattutto grazie ai voti di Roma , dove è stato sponsorizzato da Bettini. Dall’altra parte, invece, grande soddisfazione per l’elezione di Alfredo Pallone, esponente di spicco del Pdl ciociaro, che in Ciociaria è stato il più votato, secondo solo a Berlusconi. Per tornare alle Provinciali, Antonello Iannarilli ha comunque raccolto con moderata soddisfazione questo risultato e si è detto convinto di poterla spuntare al ballottaggio, anche se decisivo risulterà proprio il comportamento dell’elettorato che ora ha optato per il terzo polo.
Scontata invece alla provincia di Latina la riconferma di Armando Cusani, appoggiato da Pdl, Udc e da varie liste civiche. Cusani, con 396 sezioni su 505 scrutinate, ha ottenuto il 57,3 per cento dei voti, distaccando nettamente la candidata di Pd, Idv e Sinistra unita, Maria Teresa Amici, ferma al 24,2. In ordine sparso gli altri candidati Umberto Macci (8,9), Domenico Guidi (5,6), mentre il leader della Fiamma tricolore Luca Romagnoli si è fermato allo 0,7.
Ballottaggio con il candidato del Pdl in lieve vantaggio anche alla Provincia di Rieti. Felice «Chicco» Costini, appoggiato dal Pdl e da una vera galassia di liste minori e civiche, ha «ballato» a lungo sul filo del 50 per cento, e poi a sezioni quasi ultimate (195 su 209) si è fermato al 44,8.

Tra due settimane «spareggerà» con il candidato del centrosinistra (Pd più l’Idv e l’estrema sinistra, oltre ad altre sigle), nonché presidente uscente Fabio Melilli, che si è fermato al 44,4. Visto il divario piuttosto scarso tra i due contendenti, l’ago della bilancia diventa quindi il candidato dell’Udc Giosuè Calabrese ha ottenuto il 6,4 per cento.

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