Telefonata falsa La presunta telefonata tra il presidente di Mediaset e Silvio Berlusconi diffusa via web "è un falso". In una nota, Confalonieri diffida tutti gli organi di informazione a diffonderne in tutto o in parte il testo. Altrimenti saranno intraprese "tutte le azioni giudiziarie" in ogni sede. "Con riferimento alla pubblicazione via web di una presunta conversazione telefonica tra Fedele Confalonieri e Silvio Berlusconi, il presidente di Mediaset - si legge nella nota - dichiara che si tratta di un falso e di un’evidente montatura costruita per recare grave danno alla reputazione dei soggetti interessati". "Fedele Confalonieri diffida quindi ogni organo di informazione alla diffusione in tutto o in parte di questa falsa telefonata la cui pubblicazione sarebbe gravemente e gratuitamente diffamatoria. Contro chi dovesse contravvenire - conclude la nota - saranno proposte tutte le azioni giudiziarie in ogni sede competente".
Ghedini: "Testo diffamatorio" L’avvocato Niccolò Ghedini, legale del presidente del Consiglio, ha annunciato "tutte le azioni giudiziarie del caso, diffidando chiunque nel contempo a pubblicare" o a riprendere "anche parzialmente il contenuto" del testo di una presunta intercettazione di una telefonata tra il premier e Confalonieri. "In relazione alla pubblicazione in un sito internet di una comunicazione telefonica, asseritamente intercorsa nell’ambito di un procedimento penale fra il presidente Berlusconi ed il dottor Confalonieri, si tratta con assoluta evidenza di un falso plateale completamente inventato e surrettiziamente costruito", dichiara Ghedini aggiungendo che si tratta di "un testo con ogni evidenza gravemente diffamatorio" e l’annuncio delle azioni giudiziarie.
L'autore è uno studente "Era solo uno scherzo, credevo ci fosse più senso dell'umorismo". Lo ha detto il responsabile del sito su cui è stato pubblicata la falsa intercettazione. L'autore, uno studente, ha chiesto di non rivelare la sua identità. "La reazione - ha sostenuto - mi è parsa eccessiva, molto eccessiva. Era uno scherzo, una satira diretta non tanto ai diretti protagonisti della vicenda, quanto al sistema informativo, ai meccanismi della stampa. L'ho anche esplicitato in apertura del post, che comunque ho tolto dal sito".
"Non mi pare il caso - ha proseguito - di montare una polemica di questo tipo, basta. Speravo ci fosse più senso dell'umorismo. Tutto qua. Adesso vorrei solo lasciare scivolare nell'oblio la notizia". A proposito del sito "il server non ha retto", ha spiegato. "Spero di non venire oscurato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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