Appuntamento allalba in viale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo allaltezza del civico 132. Da qui è partita la guerra della Provincia di Milano contro labusivismo pubblicitario. Lassessore alle Infrastrutture e alla Mobilità, Giovanni De Nicola, ha partecipato in prima persona alla rimozione del primo dei 120 cartelloni pubblicitari abusivi rilevati sulle strade provinciali. In tanti ci hanno provato: da chi pubblicizzava svendite con sconti fino al 70 per cento a chi reclamizzava offerte speciali nei supermercati.
Il primo ad abbandonare il ciglio della strada è stato un cartellone di diciotto metri quadrati, dodici metri in più rispetto al limite consentito. Una svista? Mica tanto, visto che sono sempre di più quelli che bluffano sulle dimensioni dei cartelloni cercando di risparmiare sui permessi.
Un braccio meccanico ha abbattuto il mega poster con due tiranti elastici. Come spiegato dallassessore, quella di ieri non è una dimostrazione, ma linizio di unattività sistematica di contrasto allillegalità. «Restituiremo il bordo della strada alla segnaletica stradale, allarredo urbano e al verde - ha commentato mentre la polizia provinciale iniziava lo smantellamento - ma soprattutto romperemo il paradossale meccanismo che vede il bilancio dellattività in perdita».
Per colpa dei cartelloni abusivi e dellazione di chi cerca di fare il furbo e di «allargarsi», si calcola un mancato introito di milioni di euro. Il codice della strada prevede una multa di 370 euro per impianto abusivo, più un rimborso spese di circa 300 euro. Una somma di gran lunga inferiore al valore della pubblicità. Per vincere la lotta allillegalità la Provincia ha introdotto uninnovativa tecnologia che doterà i cartelloni pubblicitari di una vera e propria carta didentità elettronica. «Allinterno di ogni impianto regolare ci sarà unetichetta con un microchip - ha spiegato De Nicola - e la polizia provinciale sarà dotata di un lettore integrato in un palmare che individua limpianto irregolare». In meno di due ore dallaffissione abusiva, gli agenti saranno in grado di rimuoverla. «Gli imprenditori della pubblicità sappiano che dora in poi conviene rispettare le regole». Da qui lappello rivolto ai Comuni e agli enti locali «che fanno i furbetti e fingono di non sapere che sulle strade provinciali le autorizzazioni per le pubblicità vengono date dalla Provincia».
A questo punto cè da sperare che non li riattacchi, cercando ancora una volta di bypassare le regole.
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