«Pugno di ferro per l’esercitazione finita in tragedia»

Carcassonne. «Un errore imperdonabile» ha dichiarato un affranto Nicolas Sarkozy. Come delle pallottole vere e non a salve siano esplose da un fucile usato per una semplice simulazione militare a Carcassonne, con 17 feriti, di cui tre bambini, resta un mistero, ma il presidente francese non ha dubbi sulla linea da seguire. «Non doveva accadere e per cui sarà usato il pugno di ferro». L’incidente, avvenuto domenica nella cittadina della Francia del sud, sarebbe frutto di un errore umano. Le vittime sono ricoverate all’ospedale di Montpellier. Quattro delle persone ferite dai colpi partiti dal fucile di un paracadutista durante una simulazione di un’operazione con degli ostaggi, tra cui i tre bambini, sono ancora in gravi condizioni ma sono fuori pericolo. Quello avvenuto nella caserma dei paracadutisti di Carcassonne è un episodio che ha dell'incredibile: un sergente di 28 anni ha infilato nella canna del suo Famas calibro 5,56 mm Nato - un’arma che può sparare fino a mille colpi al minuto - una cartuccia di pallottole vere che si trovava nelle sue tasche, mischiata a quelle a salve, per un motivo che non è ancora stato chiarito. Resta inspiegabile come il soldato, un militare esperto, non si sia accorto di maneggiare pallottole vere, che sono tra l’altro di colore diverso da quelle a salve.

Sta di fatto che durante quella che doveva essere una finta sparatoria durante una finta presa di ostaggi, colpi veri sono esplosi ferendo seriamente al cuore un bambino di 3 anni, al polmone uno di 11, altri 13 civili e due soldati. Il militare messo in stato di fermo, sarà giudicato per direttissima per «lesioni colpose».

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