Cronache

Ma quale maestro unico? Ce n’è uno ogni due bimbi

Provocazione o eccesso di zelo? «Tutta una strumentalizzazione politica sulla pelle dei bambini» sbotta Andreina Garibaldi, dirigente scolastica della Direzione Didattica, dodici scuole da gestire (sei elementari, quattro medie e due materne) e la polemica che infiamma. Neanche il tempo di smaltire il primo giorno di ordinaria cronaca scolastica: «Io non ho fatto nulla contro la legge - assicura e motiva - Il maestro prevalente in tutte le mie scuole, nel tempo ordinario, c'è già dallo scorso anno». Ma le sei maestre per la I A e I B del Capoluogo non sono un po' tante quando si predica l'uno, e quando sul tempo pieno viaggiate con quattro? «Già, il caso clinico - incalza lei furiosa - Nella sede del Capoluogo abbiamo creato due prime di 15 e 20 alunni per soddisfare la duplice richiesta di chi voleva i bambini a scuola dal lunedì al venerdì con tre rientri pomeridiani e chi dal lunedì al sabato con due pomeriggi, per un totale sempre di 32 ore. Abbiamo persino ricavato un'aula in più e tutti hanno avuto il tempo scuola chiesto. C'era anche il rischio dei tagli che abbiamo tamponato, mantenendo la contemporaneità nel tempo pieno».
Garibaldi fa i conti con le insegnanti, di ruolo e supplenti, a disposizione, e considerato che «non può esserci un maestro solo che fa 22 ore», la scelta è obbligata: «Una maestra per italiano, 11 ore, una per matematica, 7 ore, una inglese, 2 ore, una religione, 2 ore». E siamo a quattro. Le altre due? «Una quinta insegnante coprire le restanti ore relative all'antropologico con geografia, storia e studi sociali. L'ho destinata a quest'ambito perché è una supplenza annuale: inutile metterla ad insegnare italiano quando il prossimo anno non potrà garantire la continuità con i bambini». Quindi è prevista solo per 2009-2010? «Il disegno è unitario, magari può essere che ritorni». E la sesta maestra da dove salta fuori? «È integrata anche nelle classi di un altro plesso sul progetto-mensa cui stiamo lavorando». Perché da capire è proprio «quell'organizzazione didattico-metodologica che un maestro prevalente, neanche sulle 24 ore, potrebbe sostenere da solo. Chiaro?». Chiarissimo. È solo l'«abundare» delle sei-maestre-sei a cozzare con «l'unico».

Nonostante Gelmini.
Maria Vittoria Cascino

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