Quando l'auto ci fa sentire bene

Quando l'auto ci fa sentire bene

L'enoturismo è forse la passione più alla moda di quest'ultimo periodo e - a meno d'essere un maratoneta degli Altipiani - il solo sistema per praticarlo in modo lucido e non massacrante resta l'automobile. E se la zona del viaggio è ricca di saliscendi, senza strade veloci e spesso caratterizzate dal misto, una Range Rover Evoque si presta a meraviglia. Al di là del design - ben presto è diventata cult - e della grande attenzione all'ambiente, è una sintesi ad alto livello di comodità e piacere di guida: un salotto che soprattutto con il turbodiesel da 2.2 litri - 150 e 190 cv - consente di macinare chilometri su chilometri. Ovviamente se siete prestazionali, l'Si4 2.0 benzina da 240 cv fa per voi. E siccome, uno dei vanti della Maremma sono le tre Strade del Vino, abbiamo scelto quella a sud della Provincia di Grosseto, la «Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma», una delle più importanti d'Italia.
Posta sui tracciati individuati dall'associazione che ha sede a Scansano, la strada attraversa tredici comuni, dove nascono il Docg Morellino di Scansano e cinque Doc: Bianco di Pitigliano, Ansonica Costa dell'Argentario, Sovana, Capalbio e Parrina. Il paesaggio maremmano è come l' olio e il vino pregiati - sul filo di una vocazione ampiamente documentata dal Museo della Vite e del Vino di Scansano (sosta obbligatoria) - che valorizzano una cucina resa ancor più appetitosa da prodotti agroalimentari d'eccellenza che facilmente troveranno spazio nell'ampio bagagliaio dell'Evoque. Fermo restando che le deviazioni sono permesse, ha senso impostare il tour all'interno del «trapezio» tra Pitigliano, Capalbio, Orbetello e Scansano, visitando però altri due centri importanti quali Manciano e Magliano. Le tappe sarebbero (e saranno) innumerevoli visto che il sito stradavinimaremma.it recensisce una sessantina di cantine e una dozzina di produttori di olio.
C'è l'imbarazzo della scelta anche per alberghi, locande, enoteche e ristoranti. Ci permettiamo solo d'indicare qualche locale del cuore, soprattutto per la cena dopo le «fatiche» del viaggio: Aurora a Magliano, La Filanda a Manciano, Le Mandorlaie a Scansano.Tutti con un'eccellente cucina del territorio con al massimo un tocco d'innovazione. Per chi apprezza la natura - qui rimasta fortunatamente quasi intatta - c'è la possibilità d'allungarsi al Parco della Maremma parco-maremma.it). A proposito, considerando che da Orbetello Scalo dista 50 minuti di strada - in gran parte sulla spettacolare Aurelia- base ideale per il weekend può essere l'Andana, incantevole resort di Terra Moretti: 500 mq nel verde con spa gourmand, campo pratica di golf e la Trattoria Toscana, unico ristorante italiano del mito Alain Ducasse.

Un gran bel posto, di classe, dove il tocco in più al relax è dato da un silenzio irreale.

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