Cronache

Dopo quella del 36, Amt perde la battaglia per il 32

Dopo quella del 36, Amt perde la battaglia per il 32

Dopo due anni di battaglie, gli utenti della linea 32 hanno finalmente ottenuto una vittoria sul Comune e sull'azienda del trasporto pubblico locale. Da lunedì 12 gennaio ci saranno importanti novità non solo sulla linea 36 che tornerà al servizio dell’utenza per zona di via Assarotti e piazza Manin, ma anche su quella che da Piazza Dante, attraverso via Fieschi, via Rivoli, corso Saffi, Caricamento, via Gramsci, Dinegro, arriverà a Largo San Francesco da Paola. Insomma i bus 32 verranno divisi in due linee, una lunga che coprirà le ore di punta del mattino e del tardo pomeriggio, e una più breve circolare. «Avremo 259 corse sulla linea più corta - sottolinea Stefano Pesci, direttore operativo di Amt - e 13 corse sulla linea più lunga. Questi piccoli cambiamenti comporteranno l'utilizzo di un turno in più di lavoro al giorno.
Complessivamente l'intervento su questa linea è costato dai 70 ai 100 mila euro l'anno». Cambiamenti necessari per venire incontro soprattutto alle esigenze degli abitanti del quartiere di San Teodoro, e per migliorare la rete d'interscambio tra bus e metropolitana. «Ascoltare i cittadini è un dovere - spiega il vicesindaco con delega alla Mobilità, Paolo Pissarello -, e proprio per questo motivo è necessario dare risposte concrete per permettere agli utenti di passare con facilità tra le diverse tipologie di mezzi pubblici. È nostra intenzione lavorare ad esempio sulla sistemazione del passaggio in via Buozzi dalla fermata del 32 alla stazione della metro». Tutto questo s'inserirà in un prossimo intervento di cui Amt si occuperà in concomitanza con la creazione a Dinegro del deposito dei treni della metropolitana. «Il territorio si aspettava di più - polemizza Domenico Minniti, presidente del Municipio centro ovest - ma un primo passo è stato fatto.

Speriamo che questo intervento sia solo l'inizio di un cammino volto a facilitare gli spostamenti per tutti coloro che quotidianamente si servono dei mezzi pubblici».

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