Quella stampa partigiana che censura le firme «di destra»

Destra e sinistra: ormai è la mannaia con la quale si giudica tutto e tutti. In politica e in cultura. Un esempio, particolarmente curioso per i malumori che ha causato, è il premio «Montale-Fuori di casa» assegnato nell’ambito del festival «Sconfinando» di Sarzana. Qualche giorno fa, quando sono stati resi noto i nomi dei vincitori, i maggiori quotidiani hanno dato la notizia solo di alcuni degli intellettuali premiati - Claudio Magris, Aldo Cazzullo, Sebastiano Grasso e Roberto Pazzi -, tutti «percepiti» come appartenenti all’area progressita, dimenticando invece i colleghi «percepiti» come appartenenti all’area di centrodestra: ossia il conduttore del Tg1 Francesco Giorgino, il conduttore del «La Zanzara» Giuseppe Cruciani e il giornalista David Parenzo (premiati domani).

Qualcuno tra i diretti interessati e tra gli organizzatori lo ha notato, e ci è rimasto male. Sospettando di partigianeria tutta la stampa nazionale. Curiosametne anche il Giornale. Che proprio l’altroieri ha dato la notizia degli intellettuali «di sinistra», dimenticando gli amici «di destra»...

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