Quella strana coincidenza sulla mia riforma del cinema

Scrivo questa lettera per raccontare un fatto che descrive, a mio parere, il livello a cui è giunta la politica in Italia oggi. Da tempo avevo in animo di proporre in Parlamento una proposta di legge a favore del Cinema. Ma, prima di elaborare un progetto, ho deciso di raccogliere i pareri di tutte le parti interessate coinvolgendo, quindi, oltre alle associazioni tradizionali (Anica, Agis, Anec, Anem e altre ancora), anche tutta la filiera dello sfruttamento del prodotto film, ossia televisione, home video, musica, pay-tv. Per questo, martedì 11 luglio, ho invitato le parti interessate chiedendo la loro disponibilità, ho diramato un invito ufficiale, fissando la data del tavolo di confronto mercoledì 26 luglio, alle ore 14. Sin qui tutto bene.
Tutti hanno confermato la partecipazione ma giovedì 20 luglio, vengo a conoscenza del fatto che l’onorevole Montecchi, sottosegretario ai Beni Culturali, ha organizzato per mercoledì 26 luglio, alle ore 14, un incontro con le associazioni cinematografiche, avente come argomento di discussione la riforma del settore. Naturalmente si tratta di un evento fortuito, totalmente casuale. Non voglio pensare che l’Onorevole Montecchi abbia voluto convocare lo stesso giorno, alla stessa ora, gli stessi rappresentanti per boicottare la mia iniziativa.

Però, però, come dice un grande vecchio della politica italiana: «a pensar male si fa peccato, ma si indovina quasi sempre».

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