Quelli che non entrano e fuori dalla Cerchia è il caos

La signora Marcella, sessanta e passa anni, residente nel quartiere della Maggiolina è uno di quei milanesi che ci sta provando. Per andare in città bisogna pagare il superticket? Proviamo a farne a meno, si è detta la signora che ha sfidato il freddo pungente di ieri mattina, ha inforcato la bici fino alla metropolitana, stazione Sondrio, l’ha chiusa con la catena a un palo al quale ha legato stretta anche la speranza di ritrovarla integra qualche ora più tardi. Poi ha preso la metrò ed è arrivata a Conciliazione. Quindi? «Con domani pago - sentenzia - I mezzi costano tre euro, più il tempo che ci impieghi ad andare avanti e indietro. No, non conviene. E poi non c’è neppure traffico. La mia amica con l’auto ci ha messo 12 minuti per arrivare in centro». Come la signora Marcella pare che siano in parecchi i milanesi che ci stanno provando. Chi deve muoversi con l’auto e non vuole entrare pagando nella zona “rossa“, cerca qualche buco dove poter parcheggiare ai confini con l’area C. Piazza l’auto dove capita. Come in piazza 24 maggio con le auto incastrate anche sui marciapiedi. «Qui non si trova più un posto nelle strisce blu - commenta Daniela Gorla, che gestisce con una socia la tabaccheria di piazza Amendola - però durante la giornata poi non c’è un gran traffico». Di più. «Non sente? C’è quasi silenzio», fa notare l’edicolante della piazza. Lungo i Bastioni fuori della Cerchia il via vai delle auto in questi giorni si è fatto vedere e sentire nelle ore di punta del mattino poi si è calmato. Via Ariosto alle 8.30 è una lunga fila di auto, ma in tarda mattinata si va via lisci. Lo conferma suo malgrado anche il benzinaio di piazza Baracca dove di solito c’è sempre la coda delle auto a fare rifornimento. «Io chiudo sempre alle 12.28 per la pausa del pranzo - commenta piuttosto risentito - Di solito dovevo sempre mandare via qualcuno invece da quando c’è l’area C i clienti sono diminuiti eccome».
I vigili che stazionano ai varchi di accesso dalle 7.30 del mattino spiegano che fino all 9.30 il traffico lungo i Bastioni c’è, ma niente di più di quello che è sempre stato. Casomai si è intensificato «prima» delle 7.30. Almeno in questi giorni. Angela, 29 anni, lavora in un ufficio di via Gioberti. Martedì mattina si è trovata imbottigliata arrivando da via Bligny e anche sulla via Papiniano dove per l’appunto c’era il mercato. Prove tecniche di ticket, che si fanno vedere a spot. Il signor Luca che abita in piazza 24 maggio racconta che l’altra sera alle 19.30 c’era la fila di gente che aspettava la fine del «coprifuoco» per entrare in città. Però nei grandi parcheggi di interscambio non segnalano un forte aumento delle auto parcheggiate. A Lampugnano ieri alle 14 c’erano due piani «completi» e due ancora con posti liberi. «Come al solito», spiegano gli addetti del parcheggio. Lo confermano anche due studentesse del vicino istituto Gentileschi: «Qui c’è confusione al mattino. Vengono tutti a scuola con l’auto ma poi il resto della giornata è tranquillo». Anche a Molino Dorino non hanno rilevato grossi cambiamenti rispetto alla settimana scorsa. Sulla macchinetta che distribuisce i biglietti c’è un cartello con su scritto «Abbonamenti esauriti». «Ma non è una novità. Succede ogni mercoledì mattina - spiegano - Costano 6 euro e venti. Non fanno in tempo a metterli fuori che c’è già la fila per prenderli e in una mezza mattinata vanno via subito». Anche a Molino Dorino nel primo pomeriggio ci sono ancora due piani a disposizione per il parcheggio. E tornando verso la città non fa eccezione anche il parcheggio di Pagano, con posti liberi a 1.20 euro all’ora.

I milanesi insomma ci stanno provando. In tutti i sensi. In via XX Settembre ieri i vigili hanno fatto piazzare due pali sul marciapiede e sulla pista ciclabile che qualcuno utilizzava per sfuggire all’occhio della telecamera.

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