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QUELLI CHE PARTONO ANZI NO

Sono le grandi incognite della vigilia. Un papero e un maghetto. Arrivano a questo Milan-Inter per strade diverse, opposte ma ugualmente accidentate. Alexandre Pato e Wesley Sneijder. Uno, dopo aver dichiarato il suo disagio con l’allenatore, al centro della clamorosa trattativa di mercato, che l’avrebbe portato a Parigi e che ha sventato solamente giovedì scorso: «Resto, qui mi sento a casa». L’altro si allena da tre giorni con il gruppo, dopo l’ennesimo infortunio muscolare che ha limitato ad appena nove presenze totali e un gol il suo rendimento. E anche lui è stato spesso «chiacchierato» in uscita. Per tutto questo Milan-Inter potrebbe diventare la loro partita. Allegri e Ranieri non hanno ancora deciso se schierarli. Ma se guardano alla storia della sfida non avranno dubbi: Pato l’anno scorso ha segnato una doppietta nel derby scudetto; Sneijder, due giorni dopo l’arrivo all’Inter, si presentò dominando la scena contro i cugini. Nel bene e nel male. Al ritorno si fece espellere per proteste.

Ma l’Inter vinceva già e vinse addirittura in nove.

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