Cronache

Questo centrodestra è fantozziano Dico basta, nel 2012 non ci sarò

(...) andata a finire. È finita in modo poco pulito, in modo ancora non chiaro. La caccia alle streghe è cominciata. Sono pronto a perizie calligrafiche e a esami del dna. Ma l'epilogo triste e fantozziano del Centro Est non mi fa desistere dalla mia rinuncia all'impegno politico attivo: le liste comunali del 2012 non avranno il mio nome tra i candidati.
Lasciami poche righe per spiegarmi. Questa scelta è sì dettata dalla disavventura del Municipio, ma anche da ragioni sia personali sia sistematiche. La politica non consente, nei fatti, ai lavoratori dipendenti un impegno forte. La politica non riesce ad avvalersi di tante forze sociali di cui è composta la realtà che ci circonda. È impensabile immaginare un avvocato, un professionista, un commerciante, impegnato a soddisfare appieno il mandato degli elettori. Stesso discorso vale per i lavoratori dipendenti, come il sottoscritto. Anche se la legge protegge e consente l'esercizio del diritto della rappresentanza democratica, la realtà poi ti mette di fronte a semplici considerazioni. A conti fatti, tenendo tutti famiglia, o si sceglie di far politica nel tempo libero o si sceglie di fare della politica una prospettiva di carriera. Certo, la politica è sacrificio e servizio, ma la politica si può fare anche fuori dagli incarichi elettivi e forse anche fuori dai partiti. Spiace constatare che gli organi rappresentativi, i Consigli, siano per lo più luoghi fatti per giovani studenti o per arzilli pensionati, a cui va tutta la mia stima, avendo cominciato proprio da giovane studente! Ma si arriva ad un punto dove la risorsa tempo diventa sempre più scarsa e l'entusiasmo di un tempo precipita inesorabilmente, sotto i colpi dei personalismi, delle bande, dei gruppi. Finirò il mio mandato in seno al Consiglio di Municipio 1 Centro Est perché lì gli elettori mi hanno messo. La passione politica rimane ed avrà tutta la vita per potersi nuovamente infiammare. Ora è stata messa decisamente troppo alla prova. Ricevere insulti gratuiti e destituiti di fondamento da chi potrebbe avere l'età di mio padre, o addirittura di mio nonno, da chi ha ricevuto da parte mia solo lealtà e dosi industriali di senso di responsabilità mi induce, per ora, a dire basta. Chi, come me, si è preso pure delle botte per la propria attività politica senza che queste provocassero alcuna decisione di abbandono, chiede quanto meno educazione e rispetto.
Consentimi quindi di ringraziare tutti coloro che hanno deciso di votarmi nel gioco dei tagliandini, senza che io gli abbia chiesto o ricordato alcunché.

Sono quelle piccole soddisfazioni che fanno sì che la fiammella della passione non si spenga completamente.
*Capogruppo Pdl Municipio 1 Centro Est

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