QUI PDL ALESSANDRA MUSSOLINI

Roma Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, attacca chi nella maggioranza sposa le politiche buoniste della sinistra. Onorevole Mussolini, visto che tra l’altro ha promosso la raccolta di firme contro la norma sulla possibilità di denunciare i clandestini da parte dei medici, si sente chiamata in causa da buonista?
«Ma quale buonista! Qui si tratta soltanto di avere un po’ di buon senso. C’è stato un voto libero e quelle norme non sono state approvate. Evidentemente c’e una volontà del Parlamento alla quale Maroni deve rassegnarsi».
Oggi più di mille clandestini usciranno dai centri di identificazione ed espulsione, Cie. Maroni denuncia gli stessi effetti di un indulto.
«Invito il ministro ad usare certe parole con maggiore attenzione. I Cie non sono carceri, chiaro? Chi uscirà di lì oggi non stava scontando una pena e non aveva subito alcuna condanna. Per i delinquenti c’è un altro ordinamento e ci sono altre istituzioni. Nei Cie arrivano anche donne vittime di violenza e minori, non criminali condannati. Non c’è indulto perché non c’è sconto di pena».
Dunque per lei è giusto trattenere i clandestini al massimo 60 giorni?
«Possiamo anche trattenerli più a lungo ma pensare ai Cie come carceri è un errore. Non possiamo trattare come delinquenti bambini e donne che fuggono dalla violenza e dalla guerra. Io sono contro la clandestinità e non mi sento buonista. I clandestini rappresentano un danno prima di tutto per la stessa comunità degli immigrati regolari ma i Cie non sono carceri».
Quale soluzione propone?
«Dobbiamo andare a monte. Mi vanto di non aver firmato il patto con la Libia: ero sicura che Gheddafi non avrebbe fatto nulla per frenare l’ondata migratoria verso le nostre coste. Non devono arrivare ma una volta che sono sul nostro territorio dobbiamo garantire ai migranti tutti i diritti: non possiamo trattarli come delinquenti. Altrimenti si dà ragione a chi dice che Lampedusa diventerà la nuova Alcatraz».
Insomma la Lega sbaglia?
«Non si tratta di essere buonisti. La strada scelta dalla Lega non è quella giusta per combattere davvero la clandestinità. Ho presentato molti emendamenti anche al ddl sicurezza che non sono certamente definibili come buonisti. Sono contraria al reato di clandestinità perché indurrà i clandestini a nascondersi fino a diventare invisibili. E che fine faranno i bambini se non saranno più identificabili?».
Si riferisce alle disposizioni per la registrazione all’anagrafe?
«Non si può dire che non si possono iscrivere all’anagrafe quei bambini che non hanno adeguate condizioni igienico sanitarie. Non si iscriveranno i figli dei rom, ma pure molti di quelli che nascono nei quartieri spagnoli.

Le sembra accettabile?»
La norma sulla denuncia dei clandestini da parte dei medici è naufragata. Persino Maroni si è arreso e ha detto che rinuncia a farla approvare.
«Intanto è ancora presente nel ddl alla Camera. Sarò in commissione Giustizia martedì affinché la norma venga definitivamente cancellata».

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