Qui viene giù tutto

Ci mancava l’assessore in odore di’n­drangheta nel cuore della Regione Lombardia. Le agenzie di stampa ag­giornano di ora in ora il bollettino della guerra alla malapolitica

Ci mancava l’assessore in odore di’n­drangheta nel cuore della Regione Lombardia. Le agenzie di stampa ag­giornano di ora in ora il bollettino della guerra alla malapolitica. Arresti e indaga­ti a destra e sinistra, finanzieri che irrompono nei quartieri generali delle Regioni Piemonte e Molise mentre altri sono al lavoro da giorni in quelli del Lazio e dell’Emilia.

A sera in reda­zione si tira il bilancio. Mi sembra di tornare ai tempi di Tangentopoli, inizio anni Novanta, quando prima di andare in macchina si spun­tava l’elenco di indagati e inquisiti per evitare che nella fretta un nome sfuggisse. Le analo­gie sono anche altre. Batman-Fiorito è il nuo­vo Mario Chiesa, il granello di sabbia che, sfila­to, fa franare la montagna che sembrava grani­tica. «Mariuolo», lo apostrofò Bettino Craxi pensando di chiudere così il caso. Mal lo incol­se, e come andò a finire è cosa nota. Applaudiamo a tanto attivismo delle procu­re: il malaffare di oggi è vero come vero era il sistema tangentizio della Prima Repubblica.

Ma proprio perché l’esperienza insegna, re­stiamo guardinghi. La storia ha dimostrato co­me Di Pietro e soci operarono con precisione chirurgica solo su una parte della mela che in­vece era tutta marcia, e ora sappiamo che i me­todi furono assai disinvolti e gli errori, oltre che gli orrori, non pochi, con conseguenze drammatiche su persone innocenti o non pro­priamente criminali. L’opinione pubblica è assetata di sangue della politica, ed è più che comprensibile. Noi lo siamo più di verità e giustizia, principi che mal si conciliano con la nostra magistratura, la più sgangherata e faziosa dell’Occidente. Non è un caso che tutto ciò accada, altra analo­gia con il passato, alla vigilia di elezioni crucia­li che probabilmente rivoluzioneranno il qua­dro politico.

Se non erro, due dei magistrati simbolo di Mani Pulite, Antonio Di Pietro e Ge­rardo D’Ambrosio, dopo aver smantellato Dc e Psi, sono stati portati in Parlamento (dove go­dono di tutti i privilegi della casta e di tutti i re­lativi finanziamenti ora sotto inchiesta) dalla sinistra.

Speriamo di non vedere, tra qualche mese o anno, i pm che stanno smantellando le Regioni sedere sui banchi parlamentari di Grillo o di un futuro governo tecnico. In quan­to a partite truccate abbiamo già dato, non sol­tanto sui campi di calcio.

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