Fabrizio Graffione
Una tromba daria laltra notte si è abbattuta nel levante, da Albaro a Nervi, provocando danni per decine di migliaia di euro. La forza del vento è stata tale che una lancia, usata dai pescatori e lasciata a secco sullarenile dietro ai giardinetti pubblici di Quinto, è stata sollevata per decine di metri andando a sbattere contro la facciata e il tetto della scuola Giovanni da Verrazzano. Il natante è volato poi altri metri giù nel giardino rotolando e andandosi a conficcare nellerba in mezzo agli alberi. Il tempo per le prossime ore dovrebbe migliorare, anche se permangono gli strati nuvolosi e sono previste altre piogge di intensità minore.
«Siamo arrivate alla scuola intorno alle 7,40 e abbiamo visto i risultati del disastro della notte dice limpiegata della direzione didattica di Nervi che ha sede in via Giannelli, a Quinto abbiamo telefonato in Comune e sono intervenuti vigili urbani e poi i tecnici di Aster per riparare i danni. Soprattutto è stato ripulito il giardino dove i rami rotti impedivano il passaggio. Molte lastre di ardesia si sono staccate dal tetto e sono volate dappertutto. Si sono rotti anche un paio di vetrate, mentre gli alberi e le palme hanno resistito alla tromba daria. La lancetta dei pescatori che frequentano il moletto sotto la scuola è ancora lì, incastrata fra gli alberi».
Il miniuragano si è abbattuto intorno alle 4 di ieri sul levante. Pioggia consistente e vento che soffiava a decine di chilometri lora.
«Tutto sommato è andata bene spiega Angela Costa perché le scuole sono chiuse. Riapriremo ai bambini soltanto il 28 agosto quando ricomincia il centro estivo gestito dai laboratori educativi territoriali».
Nessun ferito, quindi, laltra notte anche nel resto dei quartieri del levante genovese. Tuttavia cè stato un superlavoro dei vigili del fuoco che hanno realizzato 45 interventi in poche ore, che si aggiungono agli oltre cento dellaltro ieri. I pompieri sono stati impegnati a prosciugare decine di negozi e scantinati allagati, ripulire, insieme agli operai di Aster, i rami caduti ovunque, tagliare quelli pericolanti pendenti su suolo pubblico. Soltanto ieri mattina gli operai hanno lavorato cinque ore per rimuovere gli ostacoli nel giardino della Giovanni da Verrazzano.
Secondo lassessore comunale Valter Seggi i danni alledificio scolastico non sarebbero ingenti e quindi ledificio può riaprire al pubblico e ai bimbi secondo il programma estivo previsto. Nei giardini pubblici di Quinto e al bar Colombo, adiacente la scuola, non si sono verificati grossi danni, anche se sterpaglie e grossi rami erano sparsi ovunque e alcune zone dei giardinetti ieri mattina erano inagibili.
Laltra notte, a causa del violento temporale, è franata anche parte di una collina nella zona di Trensasco, in Valbisagno. Anche in questo caso sono intervenuti vigili del fuoco, vigili urbani e operai di Aster che hanno lavorato alcune ore per ripulire la zona. Un grosso albero, poi, si è abbattuto, sullautostrada A7 nel tratto compreso tra isola del Cantone e Ronco Scrivia. Il tronco è stato rimosso in breve tempo senza creare problemi alla circolazione. La viabilità è stata invece interrotta in via Sembrano, a Quarto, dove un altro albero si è abbattuto sulla sede stradale. Anche questo è stato rimosso dopo alcune ore.
Uomini e mezzi della provincia di Genova sono stati impegnati anche nelle vallate dellentroterra dove le raffiche di vento e le forti piogge dellaltra notte hanno provocato danni e ostruito alcune strade. Gli interventi si sono registrati soprattutto in Valle Stura sulla provinciale 456 del Turchino, tra Masone e Mele.
Nella riviera di ponente il maltempo ha invece flagellato ancora la piana dAlbenga dove i vigili del fuoco sono intervenuti laltra notte per rimuovere alberi caduti, rami pericolanti a Villanova, ma anche nellAlta Valbormida, Bardineto, Osiglia.
Secondo gli agricoltori, il maltempo di questi ultimi giorni hanno causato danni per decine di milioni di euro. Le regioni maggiormente colpite sono Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli.
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