Gestione autonoma del bilancio municipale, personalità giuridica ai municipi, revisione completa del regolamento sul decentramento amministrativo. Questi i punti fondamentali contenuti nella proposta di deliberazione di iniziativa popolare presentata ieri nella sede di Forza Italia in via dellUmiltà dal coordinatore regionale, Francesco Giro, dal capogruppo capitolino Michele Baldi e dal presidente della Consulta Azzurra dei municipi, Pasquale Calzetta.
«Dopo lestate - ha annunciato Giro - cominceremo la raccolta di firme a sostegno della nostra iniziativa, che mira a realizzare un concreto decentramento amministrativo per i municipi». «Oggi i municipi sono ridotti a vassalli del Campidoglio - ha continuato - con poteri consultivi, e senza alcun potere decisionale su temi come decoro urbano, trasporti, manutenzione strade e servizi primari, tutti gestiti dai dipartimenti centrali». A rimetterci sono i cittadini, che si rivolgono agli uffici municipali senza ottenere risposte adeguate a problemi con i quali devono convivere giornalmente. Secondo gli esponenti di opposizione, è necessaria una modifica statutaria del Comune di Roma per attribuire personalità giuridica ai municipi. «Senza questa - ha spiegato Calzetta - i municipi non hanno capacità di direzione negli appalti e nessuna possibilità di controllo autonoma rispetto al Comune su ditte e aziende municipalizzate, come Ama, Acea, Atac, che rispondono direttamente allente appaltante». La modifica del regolamento di contabilità, inoltre, renderebbe effettiva lautonomia dei bilanci municipali, in modo da permettere ai municipi di erogare i servizi sotto la propria responsabilità, misurandoli sui bisogni dei cittadini. Quanto alla proposta di una revisione completa del regolamento sul decentramento amministrativo, «questa si rende necessaria - ha evidenziato Baldi - alla luce delle aspettative di una maggiore governabilità del territorio». Per poter mettere i municipi nella condizione di poter meglio servire i cittadini, è necessario rivedere le competenze che devono rimanere in capo ai dipartimenti e assegnare ai municipi funzioni specifiche, superando così sovrapposizioni di attribuzioni.
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