Roma

Rachmaninov e Ciaikovskij alla maniera «russa»

Rachmaninov e Ciaikovskij alla maniera «russa»

Cinque concerti in sette giorni per questa tournée primaverile e tutta italiana dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, una delle pochissime compagini sinfoniche circondata ancora da un alone di un’aura di mistero, a causa della sua individualità sonora e stilistica, ereditata con orgoglio, gelosamente custodita ed universalmente riconosciuta. In questa tournée, la guida il suo direttore stabile, Yuri Temirkanov, che porta con sé anche un pianista suo connazionale, di origine tartara, Roustem Saitkoulov (messosi in luce qualche anno fa al Concorso pianistico di Montecarlo, Principato di Monaco, ha già all’attivo alcune incisioni discografiche e può vantare una carriera europea in continua ascesa), in un repertorio che riafferma e sancisce il detto popolare, adattato al nostro caso: «musica dei paesi tuoi». In questa occasione più vero che mai, se in programma compaiono due opere sinfoniche fra le più note ed amate della letteratura musicale russa: il «Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra» di Rachmaninov e la sofferta, estrema «Sesta sinfonia» di Ciaikovskij, cosiddetta «Patetica». Entrate ormai nel grande repertorio internazionale, queste due opere non hanno più segreti per gli appassionati di musica, che le hanno ascoltate infinite volte e da interpreti di diversa provenienza e formazione. E se qualche immancabile sorpresa un’esecuzione dal vivo può sempre riservare, queste opere potrebbero risultare totalmente nuove, per la cura del suono, per il fraseggio, per lo stile della Filarmonica di San Pietroburgo e di Temirkanov. Perché la Filarmonica di San Pietroburgo, sia per il forzoso isolamento nel quale per decenni è vissuta, sia per la lunga permanenza sul podio di direttori che l’hanno plasmata (si pensi ai quasi cinquant’anni di Mravinski, ed ai quasi venti di Temirkanov) per un ascoltatore occidentale può risultare davvero come provenire da un altro mondo, quel mondo che si è perduto nella corsa comune delle orchestre, anche le più blasonate, verso gli standard consacrati dal tecnicismo e dal disco.
La tournée, che in buona parte delle tappe gode dell’appoggio di sponsor privati ed ha finalità benefiche, è iniziata a Palermo, sabato 13, e dopo aver toccato Milano, Parma e Bologna, si conclude a Roma, nella sala grande dell’Auditorium.
Auditorium. Sala Santa Cecilia. Oggi alle 21. Biglietti da 18 a 47 Euro.
Info:06.80.

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