Ranieri lancia subito Toni: «È l’arma in più»

Luca Toni subito in campo nella prima partita giallorossa del 2010 a Cagliari. Non è una sorpresa, il centravanti giunto a Roma il giorno di Capodanno aveva dato immediatamente risposte confortanti sulla sua condizione fisica. Poi l’assenza dell’acciaccato Totti (la tendinite lo mette in dubbio anche per la sfida casalinga di sabato con il Chievo) ha reso indispensabile la presenza della punta emiliana. «Sarà la nostra arma in più che in questo arco di campionato, Coppa Italia ed Europa League la Roma dovrà saper sfruttare - ha detto il tecnico Ranieri -. Non mi aspettavo che stesse così bene: ha viaggiato dopo aver trascorso il Capodanno a casa, ha fatto subito allenamento e poi non si è più fermato. È un ragazzo che ha girato molto e si sa gestire. È un centravanti da area di rigore, un uomo di esperienza, ha mille motivazioni. La squadra ha sempre lavorato sulle fasce, ma prima si arrivava in corsa ad occupare la zona centrale, ora avremo un punto di riferimento in più».
Siamo al giro di boa della stagione, ma da ora a febbraio la Roma giocherà quasi ogni tre giorni. «Se usassimo un termine ippico, direi che stiamo per affrontare il curvone finale, vediamo a inizio di marzo dove saremo per la dirittura d’arrivo e tireremo le somme. Ora viene il bello e il difficile». A iniziare da oggi con la trasferta di Cagliari. Città della quale Ranieri conserva un bellissimo ricordo. «È la squadra che mi ha lanciato, è stata la mia favola, in tre anni promozioni dalla C alla B e alla A, lo hanno fatto in pochi. Devo tutto alla città, a quei tifosi e alla famiglia Orrù, che mi prese da sconosciuto e che mi affidò una squadra dal grande passato: saranno sempre nel mio cuore. Oggi sarà una sfida difficile: quella sarda è una squadra pericolosa che ha un ottimo allenatore. In casa poi segna sempre due o tre gol».
Ma è un appuntamento da non fallire, specie ora che la Roma ha agguantato il quarto posto. «Sono tante le squadre che vogliono arrivare in Champions - ha puntualizzato l’allenatore giallorosso -. La Roma ci è arrivata tardi e ora dobbiamo difendere questa posizione da chi ci sta dietro, poi se continueremo a fare bene guarderemo anche avanti. Come allenatore sono ambizioso e guardo sempre alla posizione più alta della mia. Nessuna rivincita con altre squadre, voglio far bene con la Roma. Ho avversari davanti e cerco di batterli». Nel gruppo c’è anche qualche scontento, vedi i brasiliani Cicinho e Baptista. «Cicinho? Io credo in lui. Ho sentito che avrebbe chiesto di andare via rescindendo il contratto, ma non abbiamo l’anello al naso... Baptista? Con lui non ho mai parlato di possibilità di partire. So che lui sta bene a Roma».
Venti i convocati per Cagliari: a parte Totti, mancano Mexes (out anche per sabato), Tonetto, Okaka e Guberti. Gli ultimi due sono in partenza: l’attaccante andrà al Fulham, l’esterno alla Sampdoria.

Intanto spunta per la fascia sinistra l’ipotesi di un ragazzo brasiliano, Marcio Azevedo, 23 anni, terzino dell’Atletico Paranaense, che sarebbe stato proposto alla Roma da Alessandro Lucci, procuratore che ha già molti giocatori giallorossi nella sua scuderia.

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