Sintrufola in unabitazione di Mediglia per rubare con un complice connazionale, viene messo in fuga dalle urla dei proprietari atterriti e poi colpito e ferito da un proiettile alla schiena appena fuori dalla proprietà. Ora a processo a Lodi per lesioni personali cè il proprietario della casa in questione, mentre il romeno protagonista, D.M., è dallaltra parte della sbarra e chiede 100.000 euro come risarcimento danni. Ma il padrone di casa, Giorgio G., che colleziona armi tutte detenute legalmente, sostiene di non aver sparato nessun colpo.
Ieri, la discussione del processo, nel corso della quale il pm ha chiesto, per luomo difeso dall'avvocato Gian Michele Uggè, 2 anni di reclusione. Lepisodio risale al giugno 2003. Una notte che sembra tranquilla. Litaliano, incensurato e da anni guardia venatoria, viene svegliato di soprassalto dalla moglie. La donna urla perché, grazie allabbaiare dei cani, ha appena avvistato due uomini nel giardino della villetta bifamiliare. Il marito urla a sua volta e i due stranieri si accorgono di essere stati visti, quindi guadagnano velocemente il cancelletto per darsi alla fuga. A questo punto il romeno racconta di essere stato colpito da un proiettile, estrattogli poi al Fatebenefratelli di Milano.
Quella sostenuta al processo, però, è la sua quarta versione. Perché al pronto soccorso del nosocomio racconta perfino di essere stato punto da un insetto.
La sentenza è attesa per il prossimo 23 aprile.
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