Il re dei banditi verso l’Isola dei Famosi

Graziano Mesina: aspetto la proposta. Scoppia la polemica, con le associazioni che insorgono: speriamo non sia vero E al "Grande Fratello" potrebbe arrivare un transessuale diventato uomo. La Marcuzzi non conferma e non smentisce

Il re dei banditi verso l’Isola dei Famosi

Milano - Chiamiamoli, se volete, reality no limits. Nessun limite, per cortesia, e vai con lo show. Le notizie, o presunte tali, fresche di giornata sono due: secondo il settimanale Oggi, tra i reclusi del Grande Fratello potrebbe gareggiare una donna diventata uomo. E all’Isola dei Famosi, per dar retta al quotidiano La Nuova Sardegna, potrebbe invece arrivare un ex recluso e neanche uno qualunque ma l’ex re del Supramonte, Graziano Mesina. Di certo, costituzionalmente obbligati a stupire, i reality show hanno ormai rotto ogni barriera e ansimano come cowboy alla ricerca della nuova frontiera. Già due anni fa, il Grande Fratello 8 aveva esibito la Silvia Burgio, che aveva un passato da uomo e quindi è formalmente un trans femmina. Stavolta il contrario, ossia, come dicono quelli del ramo, una «female to male», cosa peraltro abbastanza rara. In ogni caso, come conferma Fabiana Tozzi Daneri, presidente di Trans Genere: «Sono contenta che partecipi una ftm (una female to male, appunto - ndr) perché la condizione di queste persone ha bisogno di maggiore visibilità». Sarà. Intanto la Endemol, che produce lo show, non dice nulla e la presentatrice Alessia Marcuzzi, che non conferma ma neppure smentisce, si limita a dire che si sa quando il Grande Fratello inizierà, ossia lunedì, ma non quando finisce, anche se le puntate dovrebbero essere addirittura sedici. «La casa è bellissima - dice la Marcuzzi - ci sarà molta luce naturale perché anche il soffitto sarà un’enorme vetrata». E via con amenità del genere che aggiungono qualcosa ma non confermano la cosa e chissà se il ftm entrerà nella madre di tutti i reality show.

Stesso pathos (si fa per dire) con l’Isola dei Famosi, anch’essa alle prese con un’indiscrezione e anch’essa con l’incertezza dei tempi: partirà a gennaio oppure, come sembra più probabile, il 22 febbraio dopo il Festival di Sanremo? In ogni caso, secondo il quotidiano Nuova Sardegna, in gara ci dovrebbe essere Graziano Mesina, ex ergastolano graziato dal presidente Ciampi dopo decenni di galera. È, bisogna dirlo, un cittadino libero che ha pagato i suoi conti con la legge e, stando alle cronache, nel 1992 avrebbe anche aiutato la polizia nella trattativa e nella liberazione di Farouk Kassam. Però tutto ci si aspetterebbe tranne che vederlo in collegamento con Simona Ventura da qualche spiaggia dell’Honduras. Lui nega contatti ufficiali, aspetta una proposta definitiva ma poi getta lì un «se dovessi partecipare non vorrei trovarmi nelle sabbie mobili o in mezzo ai serpenti» che la dice lunga. Anche le cronache di giornata parlano chiaro: è subito polemica. I cattolici dell’Aiart e il Consiglio nazionale degli Utenti sono allibiti, parlano di Rai che «precipita in basso» e si augurano che «non sia vero». In breve: il capogruppo Udc al Senato, Giampiero D’Alia, spera «che sia un falso scoop», la senatrice Simonetta Licastro Scardino del Pdl annuncia un’interrogazione parlamentare e l’ex presidente della Commissione bicamerale Infanzia, Maria Burani Procaccini, spiega che non le pare «corretto dare i soldi del canone pubblico a chi si è macchiato di reati odiosi». Invece il sardo Murgia, sempre Pdl, dice che Mesina è «un uomo libero che può fare quello che vuole», ma poi se la prende con «la scarsa capacità creativa degli autori».

Infine il più tranchant è Francesco Cossiga: «Non capisco perché all’Isola dei Famosi possano andare alcune sgallettate e lui no». E per far capire l’antifona annuncia che è un suo amico e «lo sentirò subito al telefono». Noi invece ci limiteremo a vederlo in tv (forse).

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