RomaRoma di nuovo come il Far West, con balordi in strada pronti a premere il grilletto per niente. Per una macchina, questa volta: il proprietario non ha ceduto e gli hanno sparato alle spalle. Un solo colpo, come quello che lo scorso 4 gennaio a Tor Pignattara ha ucciso un commerciante cinese assieme alla figlia di nove mesi soltanto perché aveva provato a reagire.
Questa volta è andata meglio, ma per poco non cè scappato il morto. È accaduto giovedì sera verso le 21 a Fiumicino, in via Coni Zugna. La vittima è un professore universitario originario di Cassino che nellaggressione ha avuto la «fortuna» di essere colpito ad un gluteo e se lè cavata con una prognosi di pochi giorni. Dieci centimetri più su quel colpo lo avrebbe potuto uccidere o lasciare paralizzato.
Marco Paolo Romano, 42 anni, era appena uscito dallistituto per il recupero degli anni scolastici di cui è titolare quando è stato avvicinato da due sconosciuti con il volto coperto. I due giovani lo hanno minacciato con una pistola e gli hanno chiesto di consegnarli le chiavi della macchina, altrimenti avrebbero fatto fuoco. Il docente, che insegna economia aziendale allUniversità di Cassino, non si è fatto spaventare da quellarma che aveva tutta laria di essere finta, non credeva facessero sul serio. Dopo un primo attimo di esitazione si è girato ed ha cominciato a correre pensando che i balordi lo avrebbero lasciato andare. Invece uno dei due giovani, davanti a quella reazione inaspettata, ha fatto partire un colpo. Il professore è stato raggiunto al gluteo sinistro proprio mentre cercava di mettersi al riparo allinterno delledificio che ospita la scuola.
È stata unimpiegata dellIstituto Romano, una sua collega, che aveva sentito lo sparo e visto dalla finestra luomo accasciarsi in terra sanguinante, a soccorrerlo e ad accompagnarlo al posto di primo soccorso di Fiumicino. Da lì Romano è stata trasferito allospedale di Ostia dove è stato necessario sottoporlo ad un piccolo intervento chirurgico per la rimozione del proiettile. I due rapinatori, invece, sono scappati a piedi e sono riusciti a far perdere le loro tracce. È quasi certo che si tratti di due italiani, molto probabilmente romani, come riferito dalla stessa vittima. «Certo mi è andata bene - racconta Paolo Romano -, mi sono rifiutato di consegnare le chiavi della Bmw perché ho il mio carattere e non sono abituato a cedere a questo schifo. Era un ragazzino, la pistola sembrava un giocattolo, non pensavo mi sparasse. Invece mi ha colpito alle spalle mentre scappavo. Larma la teneva in mano come i personaggi di Romanzo Criminale».
È stato lui stesso a raccontare agli investigatori della Squadra mobile di Roma che i due erano molto giovani, indossavano dei passamontagna e parlavano con un forte accento romano. «Prima uno ha minacciato di spararmi alle gambe - ha detto ancora il docente - poi quando sono scappato mi ha sparato alle spalle, che disgraziato!». Romano non ha mai perso conoscenza, nemmeno durante lintervento chirurgico, e ieri mattina ha tenuto regolarmente lezione.
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