Record di nonnine tra gli over 100 di Milano

Altro che sesso debole. Le donne a quanto pare sono più longeve degli uomini. Al Pio albergo Trivulzio sono le nonnine ad avere il record di candeline sulla torta di compleanno e sono loro le uniche ultracentenarie dell’istituto. Negli ultimi due anni, tra le ospiti del Pat si contano 24 over cento. E la sorpresa è che la metà sono del tutto autosufficienti e lucide. Certo, qualche acciacco c’è e anche qualche vuoto di memoria su nomi, luoghi o numeri ma meno del 10% di loro ha avuto tumori, diabete, infarti o ictus. E così Milano detiene il record di nonne nate a inizio del secolo scorso. «Avere a disposizione una così elevata popolazione di ultracentenari - spiega Francesco Cetta, consigliere di amministrazioni del Pio Albergo Trivulzio - aiuta sicuramente a comprendere meglio quali sono le malattie che vanno insieme e quelle, invece, che si escludono a vicenda, come ad esempio l’Alzheimer ed i tumori. Chi è affetto da uno ha minor suscettibilità ad ammalarsi dell’altro. Malattie degenerative e proliferative sono reciprocamente escludenti».


Durante un convegno al Trivulzio si è anche cercato di individuare l’elisir di lunga vita a partire da uno studio sulla sindrome di Werner, una specie di invecchiamento anticipato che porta ad avere osteoporosi e cataratta già a trent’anni. Questo può essere il punto di partenza per indagare sulle «combinazioni ideali» che permettono di vivere fino a cent’anni e oltre.

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