«Al momento l'Inter ha un parco attaccanti più che sufficiente e solo quando Goran Pandev avrà risolto il suo rapporto con la Lazio si valuterà un eventuale interesse per questo giocatore». È quanto ha spiegato l'amministratore delegato nerazzurro Ernesto Paolillo, a margine della convention Sportel a Montecarlo, un pensiero che difficilmente si può attribuire solo a lui, ma è abbondantemente condiviso dalla società. La linea che passa in corso Vittorio Emanuele è quella della normalità, non esiste una emergenza attaccanti, Milito potrebbe già essere clamorosamente in campo a Genova sabato sera contro la sua ex squadra. Eto'o è già ad Appiano, Balotelli è pronto e ha voglia di riprendersi tutti gli elogi che lo hanno ricoperto la scorsa stagione. Tre sono pochi per affrontare due impegni importanti come Champions e campionato ma al momento Josè Mourinho ha praticamente chiuso la sarcinesca davanti a Suazo, Arnautovic e i due esterni Quaresma e Mancini, con il brasiliano che si trova in una via di mezzo, se riceve un'offerta Josè non si opporrà ma nel frattempo lo porta almeno in panchina. L'emergenza eventualmente ci sarà con l'inizio della coppa d'Africa a gennaio quando Eto'o sarà in assenza forzata. L'Inter si è coperta da tempo con l'arrivo di Goran Pandev ma si tratta di un giocatore fermo da mesi, difficilmente pronto per inserirsi subito: «Abbiamo fior fiore di attaccanti da poter evitare di andare sul mercato, il resto si vedrà a gennaio - ha replicato Paolillo -. Pandev è un ottimo giocatore è evidente, ora ha un problema da risolvere con la Lazio e non ci intromettiamo. Lasciamo che risolvano i loro problemi, poi se Goran è appetibile...». Sostanzialmente l'Inter non vuole forzare la mano, anche se con il giocatore è già tutto stabilito e a gennaio sarà nerazzurro. Operazione che ha ricevuto una accelerata dopo la seconda deludente prova di Marko Arnautovic nella amichevole di Piacenza dopo quella di Lugano. Molle, poco reattivo, sovrappeso, l'austriaco non ha soddisfatto Mourinho che non ha intravisto quel carattere che attende da un ragazzo di vent'anni che deve conquistare un club di livello. Poco tonico in allenamento e altrettanto nelle amichevoli, Josè deluso non ha nascosto il suo umore ai collaboratori del suo staff, anche se al momento non ci sono novità sul suo futuro e a gennaio resterà in rosa. Ora però Pandev diventa una necessità ancora più pressante, senza forzare la mano anche per non aumentare le pretese di Lotito che al momento pretende cash, circa 3 milioni, e due prestiti immediati, Materazzi e Suazo, con la richiesta di Biabany, ora in prestito al Parma, per la prossima stagione.
Anche Suazo resta ai margini, mai convincente nell'Inter ed elogiato un'unica volta da Josè quando lo citò ad esempio per quelli che non volevano accettare di lasciare l'Inter, anche se solo in prestito: «Guardate Suazo - disse José - lui non ha detto niente, ha mostrato molto professionismo ed è andato a malincuore al Benfica senza fare scenate, e adesso è qui per fare parte della squadra». In quell'occasione lo portò in panchina con il Parma ma per l'honduregno poca gloria all'Inter, ultimo gol 19 mesi fa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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