Un pezzetto di America's Cup, che si corre per la prima volta nel Mediterraneo, arriva anche a Genova. Dopo le regate di Valencia, a fine aprile la Louis Vuitton Cup e a metà giugno il challenge finale, nelle acque genovesi farà tappa Shosholoza, lo scafo sudafricano dello skipper Mark Sadler. Shosholoza arriva a Genova in occasione della regata delle Tall Ships che è in programma a fine luglio e grazie alla sponsorizzazione di Msc crociere che ha scelto il capoluogo ligure come suo home port per le vacanze nel Mediterraneo.
Entrambi gli eventi e la barca a vela che batte bandiera di Pretoria, sono stati presentati ieri mattina sulla MSC Musica attraccata a Ponte dei Mille. Shosholoza ha il cuore nero dell'Africa, formato da giovani velisti sudafricani, ma anche finanziamenti e cervello italiano, che sono quelli del colosso delle crociere, del timoniere Paolo Cian, del tattico al pozzetto Tommaso Chieffi e dei trimmers Nello Fornelli e Pierluigi Pavoni, oltre al team manager e anima del progetto Salvatore Sarno.
«Abbiamo testato 23 modelli, - spiegano i campioni tricolori Chieffi e Cian - provato 250 combinazioni di chiglia, bulbo e altro materiale. Siamo riusciti a fare una barca super manovrabile e velocissima. A coloro che arricciavano le sopracciglia adesso rispondiamo che siamo in grado di competere anche con Oracle, Emirates e Luna Rossa. Insomma puntiamo a qualificarci fra i primi quattro equipaggi alla Louis Vuitton Cup».
«È un sogno che si avvera - aggiunge il comandante Sarno - il nostro progetto è nato per competere, ma soprattutto per offrire ai giovani disagiati del Sudafrica con la Izivunguvungu foundation sponsorizzata da MSC, una bella speranza. Quella di insegnare ad andare in barca a vela. Tanto che tre alunni modello della scuola, Golden Mgedeza, Marcello Burricks, Solomon Dipeere, fanno parte del team di Shosholoza. L'America's cup permette di celebrare l'orgoglio per il nostro paese e di dimostrare che con impegno e passione si possono raggiungere grandi risultati. Daremo comunque filo da torcere ai nostri avversari». Shosholoza porta quindi un soffio di solidarietà e valori alla trentaduesima edizione della regata più famosa al mondo. Il nome stesso dello scafo significa avanti tutta e testimonia il legame con la terra del Sudafrica.
Dai velocissimi scafi alle signore dei mari. MSC ha infatti presentato anche il ritorno a Genova della Tall Ships races. La regata delle navi dai grandi alberi, in testa l'Amerigo Vespucci, quest'anno si tiene fra Alicante, Barcellona, Tolone e Genova con partenza il 4 luglio e arrivo il 31. Gli ultimi tre giorni i velieri saranno ormeggiati nel porto genovese, ma faranno anche una breve regata lungo le coste della riviera forse fino al borgo marinaro di Camogli, condizioni meteomarine permettendo. Intorno all'evento l'organizzazione, coordinata dal comandante Antonio Cairo, ha previsto una serie di manifestazioni, dalle visite dei velieri, alla notte bianca nei vicoli genovesi, alla caccia al tesoro, ai ricevimenti allo yacht club Italiano e nel mega salone della Stazione Marittima. Finora è prevista una dozzina di barche di classe A, quelle importanti, e di una quarantina di classe B e C per un totale di 2500 membri di equipaggio, il cinquanta per cento giovani fra i 16 e i 25 anni.
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