(...) E non è certo un bel messaggio di democrazia. Questo vuol dire che anche chi vorrà venire per esprimere consenso o dissenso con le nostre scelte verrà limitato». In effetti le poltroncine, ugualmente granata, per chi vuole assistere al consiglio sono rimaste 46, da più di un centinaio che erano. Cioè ogni consigliere e assessore non potrà dare più di un «ospite» a testa. Questioni di sicurezza, pare. Le dotazioni richieste in caso la sala superi i cento posti a sedere aumentano.
Ma il pubblico avrà lopportunità di seguire i lavori in una saletta accanto, con maxischermo a colori. Perché laula del consiglio regionale (oggi in anteprima per i lettori del Giornale) è diventata una specie di studio televisivo, con posti per la regia, in grado di governare anche i giochi di luce, e postazioni riservate per la stampa (a separare le due ali delle opposte fazioni). Proprio i giornalisti saranno gli unici «estranei» ammessi a diretto contatto con consiglieri e assessori, perché il pubblico sarà separato dai politici con spessi vetri antisfondamento che fanno da ringhiera per la «galleria».
La nuova sala omnicomfort godrà finalmente anche di un sistema di areazione di primordine. Via la moquette verde che tappava le prese daria, ora ci sono bocchette per il ricircolo e la climatizzazione poste, con accuratezza, non in corrispondenza dei posti a sedere. Una sala che sembra fatta su misura per lopposizione in caso di ostruzionismo.
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