(...) Lui, ecco, ammette che il testo «non ho avuto modo di leggerlo». Però è sicuro: «Con lemendamento si torna a quanto previsto dalla Finanziaria 2005, cioè, anziché a una liberalizzazione indiscriminata di dette aliquote, solo ad una liberalizzazione per le regioni, ed è il caso della Liguria, con disavanzi pregressi nella Sanità». In serata però Verro conferma le parole dellassessore: la Liguria rientra nellart.1 comma 61 della Finanziaria, che a sua volta rimanda all'articolo 175, che prevede appunto la possibilità di intervenire sulle aliquote Irap e Irpef in caso di disavanzi sanitari.
Punto e a capo, go on. Cè il Bilancio da varare entro il 20 gennaio e di problemi ce ne sono già abbastanza, e che diamine. Per rendere il clima. Laltro giorno Ubaldo Benvenuti diessino di ferro ha incontrato Pittaluga e sfoderando un sorriso smagliante gli ha detto: «Hai fatto altri pasticci?». G.B. il professore gli ha sorriso ma poi sè sfogato con i presenti: «Fanno gli spiritosi ma sono loro che fanno pasticci». Non ce laveva con Ubaldo, ma con Marco, Nesci, che pochi giorni prima aveva additato come iniquo laumento dellIrpef che pure aveva appena approvato con tanto di fiducia a Claudio Burlando il presidente della Regione. Da quel giorno Pittaluga è se possibile ancora più freddo con Rifondazione comunista. E Rifondazione comunista glielha giurata. «Non avalleremo più niente senza prima aver verificato tutto nel dettaglio» digrignava i denti ieri Giacomo Conti il segretario ligure e consigliere regionale. Il risultato, per ora, è che ieri la giunta sè approvata il Bilancio senza Rifondazione. «Ci rivediamo in consiglio, vorrà dire che presenteremo emendamenti» ha commentato Conti.
Già il giorno prima il Prc aveva disertato la riunione di maggioranza, chiedendo un rinvio della giunta: «Volevano farci esprimere su un documento che ci hanno appena consegnato, noi contestiamo questo metodo». E ieri lassessore del Prc Franco Zunino non si è presentato alla giunta convocata alle 9.30 a De Ferrari. Era in via Fieschi per partecipare alla commissione delle 10, questa la motivazione ufficiale, ma nessuno ha gradito. Lo stesso Burlando sè indispettito, «diciamo che lassenza non è passata inosservata, anche perché non è la prima, e che Burlando era seccato» confida un assessore.
Da lunedì il Bilancio potrà essere discusso in commissione, così come la legge Finanziaria e i collegati, fino al gennaio, quando, dal 16 al 20, sarà il consiglio regionale a discutere e approvare. Rifondazione affila le armi. Non è andato giù al partito di Bertinotti, fra laltro, lo stanziamento di 2 milioni di euro per gli oratori. Si dice che così Burlando abbia onorato un impegno preso con larcivescovo Tarcisio Bertone in campagna elettorale, di certo ha accontentato il suo vice in giunta, Massimiliano Costa della Margherita, dando il via però alle rivendicazioni dei Ds.
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