da Montecarlo
La Renault è colpevole, ma non sarà punita. Lennesimo pastrocchio del consiglio mondiale della federazione automobilistica internazionale si è concluso con una sentenza molto natalizia (nel senso della sorpresa ed anche del regalo) ed oggi affiderà alla pubblicizzazione delle motivazioni la spiegazione del tutto. Difficile capire, soprattutto alla luce della nota emessa dalla Fia a contorno della sentenza. La federazione, infatti, precisa che la Renault ha violato larticolo 151c, relativo a «qualsiasi condotta fraudolenta» e ad «ogni tipo di atto dannoso agli interessi delle competizioni o del movimento degli sport motoristici». Ma qui si è fermata, ricordando che le sanzioni previste dal codice vanno dalla semplice reprimenda alla squalifica.
La Renault era stata deferita al consiglio mondiale con laccusa di essere entrata illegittimamente in possesso di alcuni documenti riguardanti la monoposto della scuderia britannica McLaren. In base ad un memorandum, filtrato lo scorso mese su numerose testate britanniche, nel settembre del 2006 furono copiati sul sistema informatico della Renault e su 11 computer della stessa scuderia francese 33 file contenenti informazioni tecniche riservate della scuderia McLaren Mercedes.
I documenti erano contenuti su 11 floppy disk dal marzo precedente e contenevano oltre 780 disegni relativi allintero progetto tecnico delle monoposto McLaren per i campionati di Formula 1 del 2006 e del 2007. Le informazioni sarebbero state discusse da 18 membri del personale Renault, compresi alti funzionari del comparto tecnico, e riguardavano il sistema di alimentazione, il cambio, il sistema di raffreddamento dellolio, il controllo idraulico dei freni e le sospensioni. I dipendenti della Renault sono stati chiamati a rispondere davanti al consiglio Fia. E, alla vigilia del giudizio, era prevedibile per la Renault una sanzione analoga a quella inflitta alla McLaren, ovvero ammenda di 100 milioni di euro e lazzeramento della classifica nel mondiale costruttori 2007.
In realtà questa decisione, invece, somiglia alla prima sentenza contro la Mc Laren. Decisione che fece scandalo e che, in secondo appello, venne in parte ribaltata. Anche allora la scuderia non fu penalizzata. Poi fu ristabilito un equilibrio di giudizio che ha permesso alla Ferrari il successo nel campionato costruttori, poi avvalorato anche dalla vittoria del mondiale piloti con Raikkonen.
A questo punto se la gode (la sentenza) solo Flavio Briatore, che avrà tirato un sospiro di sollievo e magari potrà mandare a conclusione laccordo per lingaggio di Fernando Alonso. «Siamo felici di poterci concentrare appieno sulla preparazione del 2008», ha detto il direttore sportivo del team Renault. Che poi ha concluso con un embrassons nous.
Ora locchio sarà non solo alle motivazioni della Fia, ma pure ai movimenti di Alonso. Lassenza di penalità per la stagione 2008 avvicina certamente il pilota al team e al manager con i quali ha vinto due mondiali.
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