Retata di controlli a terra, rivolta in stazione

Retata di controlli a terra, rivolta in stazione

Qualche mese fa sarà capitato ai numerosi passeggeri in transito nelle stazioni liguri di aver ascoltato i messaggi vocali che, da parte delle Ferrovie dello Stato, ricordavano ai viaggiatori di non gettare, prima di aver abbandonato la stazione, il biglietto obliterato perché il personale avrebbe potuto effettuare controlli a terra. Poi più nulla. Le «simpatiche vocine degli altoparlanti» erano tornate ad annunciare treni, ritardi e soppressioni.
Ieri mattina l’amara sorpresa, coronata da molto stupore e dalle proteste dei passeggeri in arrivo alla stazione ferroviaria di Genova Brignole. Ad attendere i passeggeri sulle banchine c’erano, infatti, sette controllori che, dopo aver bloccato l’accesso alle scale che conducono al sottopasso e all’uscita con del nastro bianco e rosso, hanno incanalato i viaggiatori in una lunga fila per il controllo biglietti. Come facilmente prevedibile è scoppiato il caos: i controlli hanno creato numerosi tempi di attesa, che si sono accumulati sul traffico ferroviario, e il flusso dei passeggeri in arrivo col regionale da Sestri Levante si è mischiato con altre persone ferme per altri motivi sulla stessa banchina. A giudicare dalle testimonianze dei passeggeri le parole usate dalle Ferrovie per giustificare un controllo volante «necessario ed eseguito da persone esperte che sanno gestire al meglio la situazione e, in tali circostanze, sanno distinguere viaggiatori da accompagnatori» suonano come un metodo originale per regalare minuti di ritardo ad un treno che, stranamente, aveva viaggiato in orario. Lo stupore, hanno fatto notare alcuni passeggeri, è scaturito per il metodo approssimativo usato per incanalare le persone: «sembravamo le bestie da spingere verso il recinto» ha detto un viaggiatore proveniente da Rapallo. Le Ferrovie spiegano che l’obiettivo dei controlli volanti organizzati sui treni e sulle banchine delle stazioni è garantire l’introito della vendita dei biglietti di viaggio che sono una risorsa importante per offrire un servizio migliore. Auspicati dagli stessi viaggiatori che pagano il biglietto e vogliono che anche gli altri facciano altrettanto, spiegano ancora le Ferrovie, le verifiche dei tagliandi sono eseguite da squadre di sette persone, tutte esperte, che sanno gestire al meglio la situazione.
Controlli, di tipo diverso anche nel Levante. Il Comando provinciale dei carabinieri della Spezia ha disposto un servizio mirato contro i furti sui treni e nelle stazioni. Nella stagione estiva, quando il numero dei furti è in aumento, carabinieri in uniforme stazioneranno quotidianamente negli scali ferroviari principali.

I servizi preventivi sperimentati nei primi quindici giorni di aprile hanno già ottenuto un calo dei borseggi: un anno fa già eravamo a quota 26, quest’anno non c’è fino ad ora stata alcuna denuncia. Per contro, sono state già controllate ed allontanate oltre trenta zingare, tutte con precedenti per furto e rapina, del campo nomadi di via Adamoli a Genova.

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