Roma

Ricerca spaziale: il Lazio conferma la sua vocazione

Il Lazio conferma la sua vocazione a divenire un punto di riferimento per l’alta tecnologia applicata alla ricerca spaziale. I programmi e gli investimenti avviati dalla giunta Storace vengono ora confermati dalla nuova amministrazione guidata da Marrazzo che, almeno in questo settore, non ha voluto dare segnali di discontinuità con il passato riconoscendo quanto di buono è stato fatto. Come si ricorderà, il Lazio è stata la prima Regione in Italia e in Europa a cofinanziare una missione spaziale, la «Eneide», nel corso della quale l’astronauta Roberto Vittori - che venerdì scorso è stato ricevuto dal Presidente della Camera Casini - ha portato a termine, nello scorso mese di aprile, una serie di esperimenti che hanno fornito ottime indicazioni per l’industria del Lazio, a cominciare dai sistemi satellitari.
Ora, invece, sono stati affidati i lavori per realizzare la rete di sperimentazione del nuovo sistema satellitare europeo. Nei giorni scorsi Finmeccanica ha concluso l’iter per l’aggiudicazione delle opere. L’obiettivo è quello di realizzare la rete sperimentale entro nove mesi e dunque di iniziare a testare le enormi potenzialità del sistema Galileo, già dalla prossima estate.
Teatro delle “prove generali” sarà una porzione limitata del territorio del Lazio, circa 200 chilometri quadrati, che avrà come epicentro la sede del Gtr che si trova all’interno del Polo Tecnologico della Tiburtina in località Case Rosse a Settecamini», spiega una nota della Regione.
«È una notizia importante - ha dichiarato il presidente della Giunta regionale Piero Marrazzo - perché dimostra la vitalità del sistema industriale del Lazio e la volontà di tutti i protagonisti di giocare al meglio una “partita” importante a livello europeo e strategica per lo sviluppo della nostra Regione». «L’accelerazione della fase di sperimentazione - sottolinea la Regione - è il risultato più importante scaturito dall’accordo siglato dalla Regione Lazio attraverso la Filas, con Finmeccanica e volto alla realizzazione del centro tecnologico dedicato allo sviluppo del sistema di navigazione satellitare europeo e per il quale la Giunta ha messo in campo un finanziamento di 7 milioni e 500 euro».
«Il Galileo test range è un progetto che presenta un grande valore industriale per il nostro paese - ha dichiarato il Presidente e Amministratore delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini - l’iniziativa dimostra come l’alta tecnologia del gruppo Finmeccanica, possa contribuire a far competere la ricerca europea con quella statunitense, e possa favorire concretamente lo sviluppo di efficaci partnership tra imprese e istituzioni».
I lavori avviati mireranno alla costruzione di una struttura nazionale permanente con laboratori per la sperimentazione e l’analisi del segnale. In particolare, nell’ambito del Galileo Test Range si effettueranno la sperimentazione e l’analisi del segnale principalmente orientato verso utenze di tipo istituzionale, quali l’agenzia spaziale nazionale ed europea, università, centri di ricerca e comunità scientifiche, oltre a supportare lo sviluppo, la prova e la certificazione dei terminali utente per utenze manifatturiere nazionali ed internazionali, operanti nell’ambito della produzione di ricevitori, nonché per enti pubblici e privati. Inoltre sono previsti test e supporto allo sviluppo per applicazioni come il trasporto di passeggeri e merci (aereo, ferroviario, marittimo e stradale), i servizi di emergenza (ambulanze, Polizia, Vigili del Fuoco, ecc.), la sicurezza (Atm, Vts, «road tolling», ecc.

) e quelle di interesse regionale o locale.

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